No alla famiglia fai da te. Il Forum delle associazioni familiari boccia i Contratti di unione solidale (Cus), derivati direttamente dalla proposta Biondi, e sui quali il presidente della Commissione Giustizia del Senato, Salvi è al lavoro da tempo. Un motivo questo che ad avviso del Forum, rende difficilmente comprensibile la brusca accelerazione in questa fase pre-feriale dei lavori parlamentari, in cui la politica è tutta concentrata su Dpef, Finanziaria e riforma delle pensioni. A meno che avvertono le associazioni familiari – non abbia lo scopo di superare con la distrazione le ormai consolidate resistenze bipartisan a qualsiasi forma di riconoscimento delle unioni di fatto. Tuttavia, scrive il Forum, il testo di Salvi merita ulteriori approfondimenti, su cui i tecnici delle nostre 51 associazioni stanno già lavorando in vista dell’incontro con la Commissione senatoriale, che ci auguriamo possa essere occasione di un dibattito sereno e costruttivo. Ma, prosegue la nota diffusa questa sera, già ad una prima lettura si riscontrano però alcuni elementi di criticità. Da un lato sembra emergere la meritoria volontà di mantenere i Cus nell’ambito dei diritti privati dei contraenti, ma poi il ruolo del giudice di pace e del Registro ad esso affidato li riconduce nella contestata sfera degli atti di interesse pubblico. Si torna cioè a creare famiglie di serie b. La beffa di queste famiglie surrettizie’ è nella mancata indicazione dei contenuti del Cus. La proposta di legge si limita, nella sostanza, a definire puntigliosamente i diritti delle parti, facendo riferimento soltanto a generici ed imprecisati doveri. Risultato è una famiglia fai da te’ che ognuno può riempire dei significati che più gli aggradano, creando un proprio paniere dei diritti e dei doveri reciproci. Diritti e doveri per giunta modificabili in ogni momento a scapito della tutela del soggetto più debole della coppia.Sir