L’interesse delle Chiese europee per l’ambiente è via via cresciuto nel corso degli anni: dai 3 casi, nel 1999, di un ufficio nazionale che si occupava di responsabilità per il creato, oggi ne abbiamo 19, segno di un trend crescente oramai consolidato e indubbiamente positivo. Lo ha dichiarato ieri a Firenze Simone Morandini della Fondazione Lanza, commentando l’indagine europea sulla responsabilità per il creato condotta dal Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa (Ccee) e presentata al 4° forum dell’informazione cattolica per la salvaguardia del creato. La ricerca è un contributo alla terza assemblea ecumenica europea di Sibiu (Romania, 4-9 settembre 2007) Una priorità dell’impegno del Ccee e delle Chiese europee, ha osservato Morandini, sta nella formazione dei fedeli circa un’attenzione verso queste tematiche e il rinnovamento degli stili di vita. Una sfida ampia e che richiede la mobilitazione delle energie più diverse, per la quale, ha concluso, le diverse Chiese hanno saputo anche superare le divisioni confessionali per un reciproco arricchimento.Sir