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BIMBO NATO DOPO ABORTO TERAPEUTICO: ROSSI, UN TUTORE PER TUTTE LE MADRI

Un ‘tutore’ che, oltre ad offrire l’assistenza prevista dalla legge e dalle procedure, possa aiutare e accompagnare la madre in tutto il percorso della nascita. E’ la proposta lanciata dall’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi, dopo le polemiche per il caso del neonato morto dopo l’aborto terapeutico a Firenze.

Rossi, ascoltato durante la seduta odierna del Consiglio comunale a Firenze, ha ripercorso le varie tappe della vicenda della donna che ha poi deciso l’aborto terapeutico perché era stata sospettata una malformazione del bambino: dall’11 dicembre 2006, quando la signora, all’11/a settimana di gravidanza, effettua la prima ecografia e viene rinviata a Careggi per alcuni approfondimenti, fino alla decisione di abortire, il 26 febbraio, dopo una quinta ecografia che rileva la mancata visualizzazione della bolla gastrica. L’interruzione avviene il 2 marzo alle 15.42 e “l’ostetrica non rileva segni di vitalità nel neonato” ha detto Rossi. Tornando però a occuparsi del bambino, l’ostetrica e il neonatologo si accorgono, alle 16, che questo è vivo. Il neonato morirà l’8 marzo. Per Rossi la vicenda è stata seguita con “attenzione e scrupolo, senza errori nell’applicazione della legge 194 e senza perdite di tempo”.

“La signora – ha aggiunto – è stata assistita con umanità e penso che si possa onestamente dire che le sono stati dati tutti gli elementi per decidere”. Rossi ha anche fornito alcuni dati: per l’Istat il tasso di mortalità infantile toscano è il più basso in Italia. Nel 2006 questa cifra era del 2,6 per mille nati vivi, rispetto al 5,5 del 1995 e al 3,3 del 2000. A Firenze, nel 2006, il tasso di mortalità infantile era del 2,2.

Secondo l’assessore comunale alla sanità, Graziano Cioni, la legge 194 ha quasi dimezzato in Toscana, dal 1980, le interruzioni volontarie di gravidanza e nel 2005 solo il 2,2% del totale delle ivg erano interruzioni terapeutiche (a Firenze questa percentuale era del 1,3%). Oltre alla proposta del tutore, Rossi ha anche annunciato la creazione a Firenze, prima iniziativa in Italia, di un centro di riferimento per le malformazioni fetali. (ANSA).