Italia

ADOZIONI: BIELORUSSIA; LEGAMBIENTE TOSCANA, STOP ARRIVI DA CHERNOBYL

Stop ai soggiorni dei bambini di Chernobyl in Toscana. Dopo tredici anni di attività e oltre 25.000 bambini ospitati sul territorio nazionale e 2500 in Toscana, Legambiente pone fine, a partire da quest’anno, al progetto di accoglienza e risanamento in Italia dei bambini vittime del disastro nucleare del 1986. La volontà di Legambiente, informa una nota, è quella di dare, da una parte, un forte segnale di discontinuità verso la politica dell’accoglienza in Italia e, dall’altra, di continuare nei progetti di cooperazione, di responsabilizzazione e di risanamento in loco. Dopo le vicende della piccola Maria e dei coniugi di Cogoleto, inoltre, si manifesta per Legambiente l’esigenza di approfondire il ragionamento dopo aver accertato le criticità correlate ai progetti di ospitalità. “Sono 298 mila i bambini residenti in zone contaminate della Bielorussia che avrebbero diritto a progetti di risanamento – dichiara Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana -, e nel 2005 solo il 18,79% di questi ha beneficiato di un soggiorno all’estero. Risulta pertanto evidente quanto sia elevato il numero di coloro che rimane escluso da qualsiasi programma di risanamento”.

“L’iniziativa di accoglienza – spiega Angelo Gentili, responsabile del Progetto Cernobyl di Legambiente – ha assunto in questi anni dimensioni davvero notevoli e spesso non controllate, che richiedono non solo serie considerazioni ma interventi per garantire maggiore tutela ai bambini ospitati”. “Pur riconoscendo – continua – il valore solidaristico dell’ospitalità occorre interrogarsi sulle ricadute per quanto riguarda le modalità e le finalità con cui questi progetti di accoglienza vengano realizzati. E’ importante attivare un percorso di verifica e controllo da parte delle istituzioni per garantire una maggiore tutela dei minori ed evitare, dopo il caso di Genova, nuove derive”. Abbandonare l’accoglienza, precisa l’associazione ambientalista, non vuol dire però chiudere il Progetto Cernobyl: l’impegno di Legambiente Solidarietà sarà ora dedicato a un percorso di sostegno a distanza dei bambini attraverso un periodo di soggiorno, risanamento ed assistenza medica da fare in loco, in un’area non contaminata. (ANSA).