Si moltiplicano nell’Aretino le iniziative per dire “no” alla violenza, dopo il terribile attentato di Brindisi, dove ha perso la vita Melissa Bassi, una ragazza di 16 anni colpevole soltanto di trovarsi nei pressi della propria scuola. I ragazzi della pastorale giovanile di Arezzo-Cortona-Sansepolcro si sono ritrovati nella chiesa di San Michele, per pronunciare forte e chiaro il loro «no» alla violenza Lo hanno fatto nel modo più semplice e diretto, pregando. «Vogliamo dire – spiegano i giovani della diocesi – la piena solidarietà con gli studenti uccisi, feriti e intimoriti con vile attentato e chiedere a Dio la sapienza per resistere al male che ci colpisce e ci sfida».Reagire alla violenza tenendo aperti i luoghi della cultura. E’ stata questa la motivazione dell’iniziativa che si è svolta, invece, a Sansepolcro iintitolata “Aperto per lutto e per Melissa” sostenuta dal Comune di Sansepolcro, dall’associazione Cultura della Pace e Libera di Sansepolcro. ” Va scalfita l’indifferenza — spiega il vicesindaco e assessore alla Cultura della Pace Andrea Laurenzi — Anche se non abbiamo la certezza di chi ha compiuto il brutale omicidio di Brindisi che ha ucciso Melissa, l’Amministrazione comunale insieme ai promotori dell’iniziativa ha voluto reagire a quanto accaduto e tenere aperti i luoghi di cultura che sono stati per sempre preclusi ad una giovane studentessa. L’idea è stata lanciata dal presidente dell’associazione Cultura della Pace Leonardo Magnani nell’iniziativa di domenica che si è svolta a Porta Fiorentina, nella piazza dedicata solo qualche settimana fa a Caponnetto, Falcone e Borsellino. Tutta l’Amministrazione e la Giunta ha aderito con convinzione con lo scopo di promuovere la cultura della non violenza e i luoghi del dialogo e della conoscenza e ricordando Melissa.”Servizio di Lorenzo Canali. TSD Notizie del 22 maggio 2012.