Italia

PARLAMENTARI CATTOLICI UE A PRODI, NO A DISTRUZIONE EMBRIONI

Il premier Romano Prodi si impegni personalmente affinché in futuro non vengano distrutti embrioni umani con denaro comunitario e affinché nel Settimo Programma Quadro di Ricerca sia stabilita una data prima della quale sia già avvenuta la estrazione di linee cellulari dall’embrione. E’ la richiesta di un numeroso gruppo di Parlamentari Europei che in una lettera a Prodi lo invitano ad attuare la promessa da lui formulata in Senato. Il documento, spiega una nota, oltre alle prime firme di Carlo Casini (Udc), Patrizia Toja (Margherita), Iles Traghetto (Udc), Alfonso Andria (Margherita) reca quelle di tutti i Parlamentari dell’Udc, di quasi tutti i Parlamentari della Margherita e di altri.

Toja e Casini hanno sottolineato, nella nota, “il significato di un gesto che ripropone la forza unitiva del valore della vita aldilà degli schieramenti e delle appartenenze partitiche” ed hanno invitato i senatori ed i deputati del Parlamento italiano, che hanno una identica concezione della vita, ad appoggiare la loro iniziativa. Il documento inviato a Prodi, prosegue la nota, è nuovo anche per quanto riguarda il contenuto: esso infatti propone una interpretazione autentica da parte del Consiglio Europeo dei Ministri della decisione adottata nel luglio scorso ed evidenzia la possibilità di fissare la data quantomeno nei programmi specifici in corso di discussione che devono essere adottati dal Consiglio con potere deliberante, mentre al Parlamento europeo é consentito soltanto un parere non vincolante.

L’urgenza di una presa di posizione politicamente forte, conclude il comunicato, dipende dal fatto che la discussione sui programmi specifici è già in corso, che aggiustamenti della già presa posizione comune del Consiglio sono sempre possibili nel corso delle ricorrenti riunioni e che si avvicina la fase conclusiva per la definitiva approvazione del Settimo Programma Quadro. (ANSA).