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AMBIENTE: GOLETTA VERDE; MARE SI SCALDA E ARRIVA VONGOLONE

E’ in arrivo la ‘vongola delle Filippine’, vongolone tropicale che potrebbe spodestare uno dei frutti di mare più amati dagli italiani. La ‘vongola delle Filippine’ è infatti una delle specie tropicali che potranno insediarsi in quella sorta di ‘tropico de’ noantrì nel quale si sta trasformando il mare italiano, con temperature che, in alcuni casi, superano i 30 gradi centigradi.

E’ questo uno dei dati più preoccupanti, per i futuri risvolti sull’ ecosistema, diffuso oggi da Legambiente al termine dell’ ultima campagna di campionamento e analisi nei mari italiani di Goletta Verde, accompagnata anche quest’anno da Vodafone e Italgest in qualità di sponsor.

I dati sono stati presentati stamani a Capalbio (Grosseto) e mostrano la faccia positiva e quella negativa dell’impatto dell’uomo sull’ambiente marino. La faccia positiva è un minor inquinamento dei mari che presenta una situazione tutto sommato buona. La depurazione, ha sottolineato Lucia Venturi della segreteria nazionale di Legambiente, “é migliorata negli anni ed è diminuita la presenza di batteri di origine fecale”.

Ma è la temperatura delle acque marine che sta progressivamente salendo a preoccupare di più. I tecnici di Goletta Verde, grazie ai laboratori mobili che accompagnano da terra il viaggio delle imbarcazioni Catholica e Pietro Micca, hanno rilevato valori termici delle acque superiori di 1/2 gradi alla media stagionale con picchi di 33,1 gradi a Falconara Marittima e 31,4 a Porto San Giorgio (Marche), 31,2 gradi a Siniscola (Sardegna), 30,7 a Ravenna (Emilia Romagna) e 30,5 a Rosignano, in Toscana.

Il mare nostrum rischia di diventare così un vero e proprio mare tropicale, che porta ad uno stravolgimento dell’ ecosistema. Ecco arrivare il vongolone filippino, ma anche la terribile Ostreopsys, l’alga tossica che ha disturbato i bagnanti liguri, laziali, siciliani, il pesce pappagallo che se ne stava nelle acque di Lampedusa e il terribile pesce serra, le aguglie e le lampughe che mai avrebbero detto di dover migrare al nord. Faccia negativa: l’inquinamento delle foci dei fiumi peggiora (il 66,7% dei punti campionati è inquinato o gravemente inquinato) e la presenza di “ecomostri”, che sono sempre lì.

“Sono 3359 le infrazioni accertate sul demanio marittimo” hanno spiegato i vertici di Legambiente che ricordano come la Campania sia in testa a questa sgradevole classifica seguita da Sicilia, Calabria e Puglia. I nuovi ‘pirati’ si sono così meritati le bandiere nere, 14 riconoscimenti in negativo per chi si è contraddistinto nelle aggressioni all’ ambiente. Bandiere nere sì, ma il blitz di Goletta ha portato anche i riconoscimenti in positivo come l’attribuzione delle 5 Vele alle comunità dove tutela dell’ ambiente, turismo e sviluppo vanno di pari passo senza problemi. E anche la bella notizia dell”internazionalizzazione’ di Goletta Verde.

“La Chicaboba Magnum – è stato detto – ha toccato molti porti del Mediterraneo portando con sé il progetto di una federazione dei Parchi del Mediterraneo che metta in rete oltre 500 realtà e le diverse migliaia di riserve naturali dei Paesi che si affacciano sul Bacino del Mediterraneo”. (ANSA).