Italia

G8, MARELLI (ASS. ONG ITALIANE): UN’OCCASIONE MANCATA LA PARTECIPAZIONE DI PRODI AL VERTICE DI SAN PIETROBURGO

“Un’occasione mancata”: così definisce la prima uscita internazionale del Governo di Prodi al vertice del G8 a San Pietroburgo Sergio Marelli, presidente dell’Associazione Ong italiane. A parte l’insistenza dell’Italia “per incentivare la ricerca nel campo dei vaccini contro l’aids”, l’Italia si mostra “un Paese ben lontano dal rispetto degli impegni assunti con la comunità internazionale”. In particolare, l’assenza nel Dpef di riferimenti alle questioni dello sviluppo e ad un riposizionamento dell’Italia in materia di incremento delle risorse per lo sviluppo “viene mascherato con la crisi economica in corso e la necessità di migliorare l’efficienza e la qualità degli aiuti”.

“Due giustificazioni condivisibili”, per Marelli, ma che a San Pietroburgo si sono dimostrate “strumentali” perché “la spesa per la difesa, gli armamenti e le missioni militari all’estero continuano a crescere”. Marelli condivide invece la proposta di Prodi a Kofi Annan di un dispiegamento di una forza di pace per ristabilire la sicurezza nel Sud del Libano, ufficializzando la disponibilità dell’Italia a contribuire alla costituzione di questa forza di pace. “Questa misura – osserva Marelli -, unitamente ad un deciso sostegno alle azioni di diplomazia popolare e di natura umanitaria condotta dalle Ong italiane e locali, sarebbe un segnale nella giusta direzione”. “La decisione assunta a San Pietroburgo di rimandare di un anno, cioè al vertice del 2007 in Germania, l’agenda dello sviluppo dei Paesi poveri è inaccettabile e vergognosa”. È il giudizio espresso da Sergio Marelli, presidente dell’Associazione Ong italiane, in merito alla scelta di rinviare al vertice del G8 a Heilingendamm la discussione di temi come la lotta contro la povertà, contro l’aids e le altre pandemie, i diritti umani fondamentali. Per Marelli, mentre “la povertà e la miseria crescono ad un ritmo incessante, le soluzioni proposte dai G8 tardano e restano inadeguate”.

A giudizio di Marelli, “lo bilanciamento tra gli sforzi e le risorse investiti nella lotta contro la povertà e quelle per far progredire un sistema di commercio internazionale equo e liberato dall’enorme fardello del debito internazionale è sotto gli occhi del mondo intero. Quest’atteggiamento, ancora riproposto a San Pietroburgo, conferma una volta di più che l’approccio dominante nei Governi dei G8 per affrontare i problemi dello sviluppo resta quello della filantropia e dell’assistenza caritatevole verso i Paesi poveri per compensare le scelte di massimizzazione dei profitti di una minoranza privilegiata”.

Al contrario, conclude Marelli, “quello che le popolazioni del Sud del mondo chiedono e le nostre Ong sostengono è un approccio improntato alla giustizia e al diritto di tutti a vivere una vita dignitosa: non per gentile concessione dei grandi, ma quale diritto fondamentale irrinunciabile e innegabile per ogni essere umano”.Sir