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ELEZIONI, CASSAZIONE CONFERMA VITTORIA DEL CENTROSINISTRA
La Corte di Cassazione ha confermato oggi, alle 18, con un comunicato ufficiale, la vittoria della coalizione dell’Unione per la Camera dei deputati. Alle liste collegate a Romano Prodi sono stati attribuiti dopo i controlli delle Corti d’Appello e la verifica della Cassazione 19.002.598, compresi i 44.589 voti conseguiti nella circoscrizione Lombardia 2 dalla lista “Lega per l’autonomia Alleanza Lombarda Lega pensionati”. Secondo l’ex ministro leghista Calderoli, estensore della nuova legge elettorale, questi voti non erano sommabili a quelli della coalizione, essendo stati ottenuti in una sola circoscrizione elettorale. La Cassazione ha ritenuto invece del tutto lecito che “una lista possa essere presentata e possa collegarsi in una coalizione anche se la relativa presentazione avvenga in una sola circoscrizione”.
L’Ufficio elettorale della Cassazione ha attribuito alla Casa delle Libertà 18.977.843.
Le differenze con i voti assegnati al termine dello scrutinio dal Viminale è pertanto minima. Allora la coalizione di Prodi aveva ottenuto 19.001.684 voti, mentre quella guidata da Silvio Berlusconi ne aveva avuti 18.976.460. In pratica entrambe le coalizioni hanno avuto una piccola correzione al rialzo: + 1383 per la Cdl e + 914 per l’Unione. Così adesso la differenza alla Camera tra Unione e Cdl si è ridotta a 24.755 voti.
All’indomani del voto il premier uscente Silvio Berlusconi aveva denunciato brogli ed errori che avrebbero erroneamente fatto assegnare il premio di maggioranza all’Unione. Per questo aveva chiesto il riesame di oltre 43 mila schede contestate, rivelatesi però poi soltanto poche migliaia (5.266) ed equamente divise tra le due coalizioni.