Italia

ELEZIONI, FAMIGLIA E VITA: UNA RICERCA DI «NUOVE ONDE» SULLE POSIZIONI DI PARTITI E COALIZIONI

Un cittadino che è fermamente contrario all’eutanasia, a quale partito deve riconoscere il proprio voto per essere certo che la sua istanza sarà rappresentata dai parlamentari che verranno eletti anche grazie alla sua scelta? A pochi giorni dalle elezioni parlamentari italiane, “Nuove Onde”, associazione no profit, pubblica la ricerca “Elezioni Politiche 2006” (www.nuoveonde.too.it ) che riassume i dati relativi alle posizioni assunte dai diversi schieramenti su tematiche sociali ampiamente dibattute nel corso degli ultimi anni e nell’ambito di quest’ultima campagna elettorale.

L’indagine vuole mettere in luce la capacità o meno di una specifica coalizione politica di sostenere o promuovere proposte di legge che sostengano i valori della famiglia, della vita umana e dell’educazione.

Nuove Onde vuole proporre, per una volta, una base oggettiva di valutazione e svincolare il voto dalle tipiche promesse elettorali, ed è stata condotta mediante un accurato lavoro di ricerca sulle leggi, proposte di legge e provvedimenti dal parlamento europeo a quello italiano, dalle regioni ai comuni.

Dall’analisi emerge, rispetto ai temi della famiglia nelle votazioni al parlamento europeo (dall’anno di elezione di ciascun parlamentare fino al 2004), una maggior coerenza da parte della coalizione di Centrodestra: il 79% degli europarlamentari di Forza Italia infatti si mostra solidale rispetto alle posizioni sociali prese dalla coalizione di appartenenza; lo stesso vale per il 64% degli europarlamentari di Allenza Nazionale; il 60% degli Udc e l’80% degli europarlamentari della Lega Nord. Opposta la situazione dell’opposizione: solo il 6,7% dei deputati di Democratici di Sinistra e il 14% di Rosa nel Pugno e il 25% di Rifondazione si è invece espresso (e non sempre) con posizioni favorevoli a tali valori. E la Margherita? Solo il 33% dei deputati del partito guidato dall’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli ha sostenuto con fermezza le legislazioni che promuovevano famiglia, educazione e vita.

“Non si può pensare ad una società che non tiene conto di temi così importanti quali l’aborto, la bioetica e la famiglia” – spiegano Fabio Luoni e Giovanni Fenizia, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell’Associazione – “farlo significherebbe venire meno al rispetto dei diritti fondamentali della persona umana”.(cs)