Italia
MISERICORDIE, AL VIA A CAMPI BISENZIO LA CONFERENZA PROGRAMMATICA DELLA PROTEZIONE CIVILE
Oltre duecento confratelli da tutta Italia, un campo base organizzato alla perfezione, pronto ad intervenire in caso di calamità. Ma la gente può stare tranquilla, nessuna emergenza nazionale è in corso. Si tratta della Conferenza Programmatica nazionale della Protezione Civile delle Misericordie d’Italia, in corso da oggi a domenica nell’area di Villa Montalvo, nel comune di Campi Bisenzio, alle porte di Firenze.
Sarà anche l’occasione, a poco più di un anno dallo tsunami che ha sconvolto la geografia del Sud Est asiatico, per rendere conto di quanto le Misericordie, attraverso la stretta collaborazione col Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, hanno fatto in Sri Lanka e in Thailandia. Progetti volti a mitigare gli effetti devastanti del cataclisma sulla società e destinati a rimanere oltre l’emergenza, a protezione dei più deboli e dei più poveri, in particolare dei bambini. Grazie a questi interventi circa 300 bambini troveranno infatti un ambiente protetto dove costruire un futuro in zone in cui la serenità dell’infanzia è a rischio, al di là delle conseguenze dello tsunami. La presentazione dei progetti è in programma domani mattina, sabato 1 aprile, a partire dalle 10,30, con la partecipazione di Agostino Miozzo, del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
Le Misericordie costituiscono una delle più importanti realtà nazionali di volontariato in protezione civile, raccogliendo oltre 2000 volontari organizzati in circa 250 gruppi locali, diffusi su tutto il territorio nazionale. Oltre che in Toscana, dove hanno le proprie antichissime radici storiche, le Misericordie sono presenti in particolare in quelle regioni che hanno visto all’opera i volontari in occasione di emergenze; soprattutto al sud, quindi, ma anche in Friuli, nelle zone colpite dal terremoto proprio trent’anni fa. I gruppi sono coordinati da una struttura tecnica nazionale, l’Ufficio Gestione Emergenze di Massa (UGEM), diretto da Francesca Rossi, che si occupa dell’organizzazione dell’intervento di emergenza e della formazione dei confratelli di protezione civile.
La conferenza sarà il luogo di riflessione sul futuro della Protezione Civile, sulle opportunità e sulle novità introdotte dalla devolution, sulle sinergie con altri servizi, come il servizio civile nazionale. Di questo si parlerà in questi giorni, con la partecipazione degli oltre duecento volontari che con la loro opera silenziosa, in luoghi anche molto lontani da casa, cercano di dare una risposta a chi spesso ha perso tutto, anche la speranza. (cs)