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TRATTA ESSERI UMANI: ITALIANI AL TERZO POSTO TRA I FRUITORI DI TURISMO SESSUALE

Secondo il rapporto sulla popolazione mondiale delle Nazioni Unite il numero di donne e minori vittima di sfruttamento sessuale e di lavoro forzato è molto variabile: tra i 700.000 e i 4 milioni. E gli italiani sono al terzo posto, nel mondo, tra i maggiori fruitori di turismo sessuale. Lo ricorda “Solidarietà internazionale” la rivista del Cipsi (coordinamento di 35 Ong e associazioni di solidarietà internazionale), che nell’ultimo numero uscito in questi giorni dedica un dossier di dieci pagine alla lotta alla tratta degli esseri umani. “Supermercato mondiale: reparto viventi”, questo il titolo del dossier, a significare che nel mondo centinaia di migliaia di persone “vengono sfruttate per innumerevoli fini: sul lavoro, nel mercato del sesso, per ‘matrimoni’, nella cosiddetta servitù domestica, per traffico di organi”. Un mondo in cui si intrecciano molti volti e dove gli attori in gioco sono tantissimi: vittime, sfruttatori, forze dell’ordine, operatori sociali, avvocati, medici, magistrati, mediatori culturali. Tra i vari temi trattati nel dossier, che dedica ampio spazio all’Europa, un approfondimento sul turismo sessuale, che coinvolge milioni di bambini e bambine in Asia, in Sud America e in altre località turistiche. “A comprare quelli che anni fa venivano chiamati provocatoriamente ‘i bambini degli altri’ – denuncia “Solidarietà internazionale” -, vi sono al terzo posto, dopo giapponesi e tedeschi, gli italiani”. Nel numero vi è anche una lunga intervista con don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, che racconta motivazioni e fatti della sua particolare scelta di vita tra gli ultimi. (Sir)