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MOVIMENTO SHALOM, AL VIA LA CAMPAGNA «MELE DELLA PACE 2006»

Un sacchetto di mele per donare un mattone. Un mattone che servirà a costruire entro la fine del 2007 una casa per curare, sfamare e istruire 60 bambini di strada di Addis Abeba, in Etiopia: questo il progetto “Maffì”, a cui il Movimento Shalom (tel 0571400462 – shalom@movimento-shalom.org) ha deciso di devolvere tutto il ricavato della campagna “Mele per la pace” 2006. Nei giorni 4/5 e 11/12 febbraio infatti, ben 300 quintali di mele verranno distribuiti e messi in vendita in più di 100 piazze e supermercati della Toscana; con un’offerta minima di 3€ sarà possibile acquistarne un sacchetto e contribuire al progetto.

Don Andrea Cristiani, fondatore di Shalom, racconta che l’idea di promuovere questa iniziativa è nata in collaborazione con le cooperative ortofrutticole Fog, Grufrut, Marfrutta srl e Baccini srl della Val di Non, che già da sette anni regalano al Movimento tutte le mele Marlene dei loro poderi che, pur essendo di ottima qualità, non possono essere messe in commercio solo perché non raggiungono certe misure standard prestabilite. In questo modo viene evitato un inutile spreco e il ricavato della vendita è utilizzato a scopi benefici.

Oltre alle cooperative ortofrutticole, la campagna “mele per la pace” è resa possibile anche grazie ad altri enti che hanno offerto la loro preziosa collaborazione: la Cft trasporti si occupa delle consegne gratuitamente; le Unicoop Firenze e Tirreno permettono la diffusione della campagna negli iper e super mercati, e l’intera Confederazione Nazionale Misericordie ha aderito come partner dello stesso progetto “Maffì”.

Secondo le stime dello Shalom, ci vorranno 150.000 € per costruire e avviare questo centro accoglienza ad Addis Abeba, denominato “Maffì” in onore di Malaika e Filippo, due giovani di Soiana (Pisa) che al posto di regali e bomboniere, per il loro matrimonio hanno chiesto ad amici e parenti di versare un’offerta per dare inizio alla realizzazione dell’edificio. La struttura sarà dotata di 4 aule studio, una cucina, servizi igienici e uno spazio gioco. A prendersi cura dei bambini e della gestione della casa saranno una coordinatrice, 3 maestri, una cuoca e un guardiano del posto, diretti e monitorati dal Movimento nello svolgimento delle loro attività. Sarà poi grazie alle adozioni a distanza dei bambini promosse dallo Shalom che il centro potrà essere mantenuto nel tempo.

Grazie alle ‘mele della pace’ sono stati finanziati progetti di sostegno alle popolazioni di San Paolo del Brasile, il Burkina-Faso, l’India e l’Ucraina: ma oggi si pensa all’Etiopia, un paese dilaniato dai postumi della guerra con l’Eritrea, prostrato da un’estrema povertà, dall’Aids e da altre malattie. Il 45% dei suoi 73 milioni di abitanti vive con 28 centesimi al giorno; l’aspettativa di vita non supera i 45 anni: ecco perchè le famiglie sono spesso costrette a vendere per uno o due euro i loro bambini, destinati alla schiavitù o alla prostituzione. “Per questo – conclude Don Andrea Cristiani – i ragazzi etiopi hanno un’enorme bisogno d’aiuto; con il progetto “Maffì” vogliamo offrire loro un posto dove possano riconquistare l’infanzia e crescere in pace”.