Italia
EUROPA: OSSERVATORIO SULLE DROGHE, AUMENTANO IL CONSUMO DI COCAINA, ECSTASY E ANFETAMINE
La cocaina è diventata un elemento di rilievo nel panorama europeo delle sostanze stupefacenti e il consumo si concentra principalmente tra i giovani-adulti (15-34 anni), soprattutto maschi, residenti in zone urbane. La Relazione annuale 2005 sull’evoluzione del fenomeno della droga in Europa, presentata questa mattina nella sede del Parlamento Ue a Bruxelles, riferisce la situazione sull’uso delle droghe e sull’evoluzione del fenomeno della tossicodipendenza nei 25 paesi membri dell’Unione, più i tre Stati candidati (Romania, Bulgaria e Turchia) e la Norvegia. Gli esperti dell’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (Emcdda) parlano di un allarme crescente soprattutto in alcuni paesi occidentali, fra cui Gran Bretagna, Paesi Bassi e Spagna, ma anche l’Italia è pesantemente interessata al problema. Gli indicatori relativi al traffico e al consumo di cocaina si legge nel rapporto dell’Osservatorio, diretto dal tedesco Wolfgang Götz – mostrano un imponente aumento dell’importazione e del consumo di questa sostanza, mentre crescono i problemi di salute legati alla cocaina. La Relazione stima che circa 9 milioni di europei (3% di tutta la popolazione adulta) abbiano provato la cocaina almeno una volta. Si calcola inoltre che tra i 3 e i 3,5 milioni (1% della popolazione adulta) ne abbiano fatto uso nell’ultimo anno. I consumi di cocaina affiancano ormai quelli di ecstasy e anfetamine, avvicinandosi ai dati riscontrati negli Stati Uniti.
Gli ultimi dati dimostrano che i quantitativi di cocaina sequestrati nell’Unione europea sono quasi raddoppiati tra il 2002 e il 2003, passando da 47 tonnellate a oltre 90 tonnellate. La Relazione 2005 stilata dall’Osservatorio europeo sulle droghe, che opera dal 1995 con sede a Lisbona, fotografa una realtà complessa, diversa da paese a paese, ma comunque allarmante. Secondo il rapporto la maggior parte della cocaina entra nell’Ue attraverso la Penisola iberica e i Paesi Bassi, utilizzando come principali zone di transito i paesi africani e caraibici.
La ricerca segnala quindi un impatto crescente della cocaina sulla salute pubblica; in Europa la domanda di trattamento per problemi legati alla cocaina è in aumento e i decessi riconducibili alla cocaina sono un problema grave, probabilmente ancora sottostimato. Accade spesso, infatti, che i consumatori di oppiacei assumano anche cocaina di cui si rileva spesso la presenza nei casi di overdose. Ma altre sostanze sono regolarmente consumate da una parte della popolazione europea: infatti gli ultimi dati dimostrano una tendenza all’aumento del consumo di ecstasy e anfetamine da parte dei giovani-adulti nella maggior parte dei paesi Ue. Le indagini nazionali riferisce l’Osservatorio sulle droghe – indicano che una percentuale di popolazione compresa tra lo 0,6% e il 13,6% riferisce di aver provato l’ecstasy e una percentuale compresa tra lo 0,4% e il 6% riferisce di averne fatto uso nell’ultimo anno. Le percentuali massime di consumo di ecstasy sono riportate da Estonia, Spagna, Repubblica ceca e Regno Unito.
Un elemento positivo nella Relazione 2005 sul consumo di droghe nell’Ue, presentato oggi a Bruxelles, si evidenzia scorrendo i dati sulle metanfetamine. Nell’Unione europea spiegano gli esperti dell’Osservatorio di Lisbona – un consumo significativo di tali sostanze resta confinato alla Repubblica ceca e alla Slovacchia. Commentando la situazione, il presidente dell’Osservatorio, Marcel Reimen, però avverte: Molti paesi europei hanno forti legami con aree del mondo in cui esistono problemi legati alle metanfetamine. Poiché il mercato europeo degli stimolanti è in espansione, non si può ignorare la possibilità che il consumo di tali sostanze possa diffondersi. Si tratta quindi di un settore in cui un’azione di vigilanza e prevenzione rimane di cruciale importanza.