Italia

USURA: I 10 ANNI DELLA CONSULTA NAZIONALE, 100 REALTÀ IN ITALIA E 700 OPERATORI MA «RISORSE NON ADEGUATE»

26 fondazioni in tutta Italia, 72 centri di ascolto collegati, e 683 collaboratori volontari. Eppure, nonostante il numero degli operatori negli ultimi anni sia “quadruplicato”, “le risorse per operare non sono state adeguate”. Da qui l’invito al governo e al parlamento a “farsi carico del problema promuovendo ogni iniziativa possibile al fine di reperire le risorse necessarie”. Invito che viene dalla Consulta nazionale antiusura, che riunisce e coordina le 26 fondazioni antiusura a livello nazionale e provinciale, che in questi giorni celebra i 10 anni dall’inizio delle sue attività con un convegno che si svolgerà domani a Roma (via Leone XIII, 459, ore 16) e con l’udienza dal Papa il 23 novembre e successiva celebrazione eucaristica a San Pietro presieduta da mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei.

La Consulta, con sede a Bari, nacque per opera di mons. Alberto D’Urso e padre Massimo Rastrelli, dopo l’invito dell’allora arcivescovo mons. Mariano Magrassi, che denunciò pubblicamente il fenomeno dell’usura nella Pasqua del 1994. I due sacerdoti iniziarono ad affrontare questo tema con la Fondazione S.Nicola e SS.Medici di Bari. Era il 16 maggio 1995. “Ci è parso subito chiaro – racconta mons. Alberto D’Urso, segretario della Consulta – che per essere credibili non avremmo dovuto chiedere qualcosa senza fare noi, innanzitutto, qualcosa”.

I due sacerdoti trovarono udienza in Senato e grazie alla loro pressione e a quella del cartello “Insieme contro l’usura” viene approvata la legge 108/96. “In dieci anni di attività – prosegue mons. D’Urso – sono state ascoltate migliaia di persone e famiglie a rischio usura e numerose istanze sono state accolte”. Il sostegno alle attività della Consulta viene in gran parte dai fondi governativi e dall’otto per mille alla Chiesa cattolica.Sir