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BIOETICA: CARLO CASINI NEL GRUPPO EUROPEO ETICA, SCIENZA E TECNOLOGIE, «NEL CONFRONTO CONTA INNANZITUTTO LA RAGIONE»

“Ciò che conta in uno spazio di confronto di questo tipo è anzitutto la ragione. Si tratta di sviluppare un dialogo serrato su temi quali la dignità umana, il diritto alla vita, l’uguaglianza sostanziale tra i soggetti, lo spazio e i limiti della ricerca, la difesa dell’ambiente… Fra i temi di maggior urgenza ci sono, non a caso, la ricerca sulle cellule staminali e la nanomedicina”. Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita italiano, è fra i 15 componenti del Gruppo europeo per l’etica nella scienza e nelle nuove tecnologie (Ege la sigla inglese), nominato direttamente dal presidente della Commissione Ue, José Manuel Durao Barroso.

Ege è un comitato “indipendente, pluralista e interdisciplinare” incaricato di fornire pareri all’Esecutivo in vista di nuove direttive comunitarie o riguardo la conduzione di politiche Ue che abbiano significativi risvolti etici. La prima riunione del gruppo si terrà oggi a Bruxelles. Tra i componenti, che hanno un mandato di cinque anni, sono presenti esperti di vari paesi e con differenti competenze: tre giuristi (fra cui Casini, unico italiano), sei scienziati e sei studiosi di materie sociali.

“Mi sono già occupato di questi temi a livello europeo – spiega Casini al Sir – essendo stato al Parlamento di Strasburgo per quindici anni nonché responsabile del Partito popolare europeo per la bioetica. Terminato quell’incarico, ho proseguito su questa linea sia all’interno del Movimento per la vita, sia per il mio ruolo di docente universitario e, infine, quale componente del Comitato nazionale di bioetica”.

“Credo che questa nomina, che onestamente non avevo messo in conto, mi consentirà di proseguire il mio impegno a confronto con personalità di caratura continentale”. Carlo Casini sarà oggi a Bruxelles per partecipare alla prima seduta del Gruppo europeo per l’etica nella scienza e nelle nuove tecnologie: all’ordine del giorno sono stati inscritti la nomina della presidenza di Ege e una prima discussione sulle nanotecnologie. “Sono convinto che ci sia una sorta di inquietudine culturale e politica a livello europeo quando si affrontano i temi di bioetica non solo dal punto di vista economico (posto che, ad esempio, le biotecnologie possono produrre ricchezza). Se si va oltre l’aspetto consumistico o edonistico, emergono posizioni articolate e si incontrano attenzioni e profonde sensibilità da persone di varia provenienza e formazione e il dialogo tra credenti e non credenti si fa più serrato”, spiega ancora Casini al Sir. “Sono numerosissimi i temi di competenza della Commissione europea in cui Ege può essere chiamato a svolgere il suo ruolo consultivo: si pensi, oltre alle ricerche sulle staminali, alla clonazione animale, alla protezione dei dati personali, alla cosiddetta ‘carta di identità genetica’. Con l’avanzare della ricerca scientifica questi casi saranno sempre più numerosi e di estrema importanza nella vita di ciascuno di noi”.

Oltre a Casini, siederanno nell’European Group on Ethics: Paula Martinho da Silva (Portogallo), Linda Nielsen (Danimarca), Diána Bánáti (Ungheria); Anne Cambon-Thomsen (Francia), Jozef Glasa (Slovacchia), Julian Kinderlerer (Regno Unito), Krzysztof Marczewski (Polonia), Pere Puigdomenèch Rosell (Estonia), Emmanuel Agius (Malta), Rafael Capurro (Germania), Inez de Beaufort (Paesi Bassi), Hille Haker (Germania), Göran Hermerén (Svezia), Günter Virt (Austria).Sir