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PAKISTAN E AMERICA CENTRALE: LA CEI STANZIA 3 MILIONI DI EURO PER LE VITTIME DEL TERREMOTO E DELL’URAGANO STAN

La Chiesa italiana esprime “profonda partecipazione al dolore dei popoli del Pakistan, dell’Afghanistan e dell’India Settentrionale, che piangono per le migliaia di vittime e soffrono per i milioni di senzatetto causati dal terremoto con epicentro in Kashmir; ed è parimenti vicina a quanti sono stati colpiti dall’uragano “Stan” in Guatemala, El Salvador, Honduras e Messico, che ha prodotto tanti morti e spaventose devastazioni”.

Accogliendo l’appello del Santo Padre che ha invitato tutti ad adoperarsi affinché “i soccorsi siano rapidi e generosi” la presidenza della Cei, attraverso il Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo, ha stanziato una prima erogazione di tre milioni di euro dai fondi derivanti dall’otto per mille, per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali delle popolazioni colpite. Come in altre occasioni, il Comitato sta prendendo contatto con le Nunziature apostoliche dei Paesi coinvolti, affinché segnalino le località toccate dai tragici eventi, dove i vescovi del luogo, direttamente o attraverso organismi caritativi già operanti sul territorio, potranno attivarsi con l’impiego delle somme messe a disposizione.

La Presidenza della Cei invita tutti i fedeli alla preghiera ed esorta “a ravvivare i sentimenti di fraternità, congiunti ai gesti di umana solidarietà, per incoraggiare tutte le persone colpite negli affetti e nei beni e per sostenere coloro che si stanno prodigando per portare gli aiuti e alleviare le sofferenze”. In modo particolare invita ad aderire alla raccolta fondi avviata dalla Caritas italiana (C/C postale n. 347013, causale: Terremoto Pakistan 2005).

La rete Caritas sta infatti già organizzando gli aiuti: Caritas Pakistan sta allestendo campi di accoglienza con servizi socio-sanitari attivi 24 ore su 24. Le varie unità diocesane, prontamente allertate, hanno inviato operatori sui luoghi colpiti per monitorare la situazione e metteranno a disposizione personale medico, mentre lo staff paramedico verrà reperito sul posto. Si sta provvedendo anche all’acquisto in loco di materiale e attrezzature sanitarie.

Una volta evidenziate le realtà più problematiche, i bisogni più urgenti e le possibilità di accesso ai vari villaggi verranno intensificate le azioni di aiuto. In America centrale Caritas Guatemala e Caritas El Salvador continuano a fornire aiuti d’urgenza attraverso Caritas diocesane e comunità parrocchiali.

In particolare in Guatemala centinaia di comunità e villaggi della costa sud occidentale sono rimasti allagati e senza comunicazione. A San Marcos, una della diocesi più colpite, Caritas italiana era già attiva a sostegno dei progetti di riconciliazione e ricostituzione del tessuto sociale di Remhi (Recuperación de la Memoria Histórica), un organismo della pastorale sociale nato dopo gli accordi di pace del 1998. In entrambe le emergenze Caritas Italiana ha confermato la disponibilità ad intervenire sia con proprio personale sia con aiuti economici.Sir