Caritas Guatemala, insieme alla Caritas El Salvador, si stanno mobilitando per portare aiuti alle vittime della tempesta tropicale “Stan”, che ha provocato finora circa 230 morti, sfollati e gravi danni soprattutto nel settore dell’allevamento e in quello della produzione agricola di papaia, banane, caffè, mais, sesamo e fagioli. Tra i Paesi più colpiti il Guatemala (oltre 120 morti), ma anche Salvador, Nicaragua, Messico, Costa Rica e Honduras. In queste zone la popolazione già vive in condizioni molto precarie (il 54% dei circa 13 milioni di guatemaltechi, ad esempio, vive sotto la soglia di povertà).”Siamo a Città del Guatemala sani e salvi, ma pieni di angoscia per le persone che stanno vivendo questo dramma sulla propria pelle”. Così Francesca, uno dei 12 “caschi bianchi” che attualmente svolgono il loro anno di servizio civile in progetti Caritas all’estero, racconta la drammatica esperienza vissuta. Insieme ad altri tre ragazzi, è impegnata in Guatemala, nella zona rurale di El Petén, in diverse attività accanto alle popolazioni locali, tra cui quelle per il diritto alla terra e la lotta all’esclusione sociale. La Caritas del Guatemala si è unita alla vicina Caritas El Salvador e ha dichiarato lo stato d’emergenza. Caritas El Salvador, dopo l’eruzione del vulcano Ilamapetec si era infatti già attivata anche per far fronte alla tempesta Stan. Entrambe le Caritas stanno provvedendo a fornire aiuti d’urgenza e all’accoglienza delle famiglie delle vittime attraverso Caritas diocesane e comunità parrocchiali. L’allarme lanciato alla rete internazionale ha dato il via ad una mobilitazione. Come già fatto dalla Caritas spagnola, anche Caritas italiana rinnova ora l’appello alla solidarietà. Maggiori informazioni: www.caritasitaliana.itSir