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NEONATI ABBANDONATI, BELLETTI (CISF), «LA RUOTA SOLO SE ALTERNATIVA AL CASSONETTO»

Il ripristino dalla “ruota dei trovatelli”, che per secoli ha favorito e coperto l’abbandono in anonimato dei neonati, è “comprensibile solo se l’alternativa è il cassonetto”, ma ”deve avere l’obiettivo di cancellarsi”, pena il favorire l’abbandono dei bimbi appena nati. Francesco Belletti, direttore del Cisf (Centro internazionale studi famiglia), commenta così al Sir la proposta fatta dall’Istituto degli Innocenti di Firenze per scongiurare il ripetersi di fatti di cronaca come quelli di questi giorni. “In Italia – ricorda Belletti – esiste da alcuni anni il parto anonimo, una buona opportunità e una conquista ‘laica’, per le modalità con cui il nostro Paese va incontro alle situazioni di difficoltà anziché incentivare l’interruzione volontaria della gravidanza”.

“Dietro la scelta di arrivare a gettare un neonato in un cassonetto – prosegue il direttore del Cisf – ci sono in genere storie di grande solitudine, di ragazze abbandonate a se stesse, sia dal partner che dai familiari. Diventano invisibili, si portano dietro un dramma con l’aspettativa che qualche cosa succeda”. Di qui la necessità di “agire sul versante della prevenzione”, affiancando questi “drammi della solitudine”: cosa che “moltissime associazioni e realtà di base impegnate nel settore fanno da anni nel nostro Paese. Ignorate, però, dai media, che oltre alle istituzioni hanno la precisa responsabilità di dare voce a questo tipo di impegno”. Sir