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MONS. BETORI, «ASTENSIONE AL REFERENDUM È STATA SCELTA DEL CONSIGLIO EPISCOPALE PERMANENTE»

“Tra la prolusione letta dal Card. Ruini e il successivo dibattito in assemblea non ci sono stati moltissimi interventi, in quanto nel mezzo c’è stato l’arrivo del Papa. L’intensità emotiva che ha accompagnato le sue parole è stata sufficiente per dire più di moltissime parole che avrebbero potute essere pronunciate dai Vescovi a proposito della proposta di scegliere l’astensione ai prossimi referendum”: lo ha detto oggi, durante la conferenza stampa finale dell’assemblea dei vescovi in Vaticano, il Segreterio generale della Cei, mons. Giuseppe Betori, rispondendo a una domanda sul dibattito tra i vescovi e l’emergere, in assemblea, di eventuali dissensi dalla linea astensionistica proposta da Ruini. “I vescovi – ha aggiunto – sono stati tutti, unanimamente favorevoli a tale posizione, che non può essere considerata, a rigore, la ‘nostra posizione’. Essa infatti è frutto di una prima riflessione nel consiglio episcopale permanente di gennaio, che si è posto il problema di quali linea prendere rispetto al referendum. In quella sede si disse che la legge 40 non poteva essere considerata ‘cattolica’ e che comunque non andava peggiorata. Pertanto si doveva cercare tutte le possibilità perché non avvenisse tale peggioramento. Quando sorse il Comitato Scienza e Vita, circa un mese dopo, lo strumento più efficace venne indicato nel ‘non voto’. Il consiglio episcopale permanente di marzo all’unanimità decise sull’opportunità della scelta indicata dal Comitato Scienza e Vita. Questa è stata la storia della scelta della Cei, di cui il cardinale presidente si è fatto portavoce – ha concluso mons. Betori – a nome dell’intero consiglio permanente”. “Il Papa nel suo discorso ai vescovi, ieri, a proposito dell’impegno espresso dalla Cei circa la scelta del non-voto al referendum sulla legge 40, ha usato parole molto significative, che sono state segnate da forti applausi”: ha detto in conferenza stampa mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, proseguendo nella sua riflessione sulla linea astensionistica indicata dal card. Ruini nella prolusione. Richiamando alcune parole pronunciate dal Papa fuori testo, Betori ha in particolare evidenziato le seguenti pronunciate da Benedetto XVI: “Vi sono vicino con la parola e con la preghiera, confidando nella luce e nella grazia dello Spirito che agisce nelle coscienze e nei cuori e che (fuori testo registrato da “Avvenire”) ‘non lavoriamo per l’interesse cattolico ma sempre per l’uomo creatura di Dio'”. “Si tratta – ha aggiunto il Segretario della Cei – di motivazioni razionali prima che di fede”.

Ad una domanda se fosse noto ai vescovi italiani qualche dato previsionale sui “quorum”, mons. Betori ha risposto: “Non abbiamo elementi specifici circa i quorum. Debbo ribadire comunque che la scelta del non voto appare la più efficace rispetto all’obiettivo di fondo indicato dal consiglio permanente di non peggiorare la legge”.

Quanto ad una obiezione circolata su alcuni organi di stampa, circa un atteggiamento di fedeli che potrebbero dissentire dalle linee indicate dai vescovi, Betori ha aggiunto: “Sarebbe strano che il Papa sia vicino all’impegno dell’episcopato su questa materia e i fedeli non prendano in considerazione tale indicazione, permettendo di disattenderla e quindi di portare a esiti diversi da quelli attesi”. Circa la distribuzione di opuscoli illustrativi del Comitato Scienza e Vita nelle parrocchie, ha detto che “la stragrande maggioranza dei parroci ha accolto tale materiale e lo ha distribuito ritenendolo utile per una conoscenza e riflessione più approfondita”.Sir

Dal Papa un elogio all’impegno dei vescovi italiani