Italia
FISCO: RICERCA ACLI, «LE FAMIGLIE SI SENTONO TARTASSATE, SÌ AL QUOZIENTE FAMILIARE»
Il rapporto tra gli italiani e il fisco, dal 1999 ad oggi, a distanza cioè di sei anni dall’ultima ricerca sul tema, non è migliorato. Anzi, l’uso indiscriminato di strumenti quali i condoni ha come delegittimato tale rapporto: lo ha detto questa mattina a Roma Luigi Bobba, presidente nazionale delle Acli, in occasione della presentazione della ricerca dal titolo Il fisco degli Italiani II: le opinioni e le aspettative dei cittadini nei confronti del sistema fiscale. Secondo Cristiano Caltabiano, curatore dello studio per conto dell’Istituto di ricerche educative e formative delle Acli (Iref, appunto), l’elemento emerso con chiarezza è che le famiglie avvertono il peso di una eccessiva tassazione (31%), seguito dall’annosa questione dell’evasione fiscale (22%).
Ben il 40% ritiene che il rapporto col fisco sia andato peggiorando negli ultimi anni ha aggiunto mentre per il 37% tutto è rimasto come prima. Bobba ha evidenziato che anche la recente riforma fiscale introdotta dal governo non trova consenso tra gli italiani, perché dà i soldi ai ricchi e le briciole ai poveri’ (35%), e fa aumentare in realtà altre tasse’ (33%). Devo aggiungere ha detto Bobba proseguendo nell’analisi dei dati che gli italiani sono disillusi anche riguardo a un governo del centro-sinistra: per il 49% di loro infatti non cambierebbe nulla in materia fiscale, anche se per il 30% forse le sinistre garantirebbero meglio le famiglie bisognose, magari aumentando il prelievo fiscale (30%). Di fronte a un peso del fisco avvertito sempre più opprimente, le famiglie chiedono agevolazioni per spese mediche (30%), per istruzione e formazione dei figli (15%), per la cura delle persone anziane (15%). Il 72% si dichiara favorevole all’introduzione del quoziente familiare, cioè la tassazione di tutti i redditi familiari, considerando anche il numero dei componenti della famiglia stessa.
Alla luce del malcontento in tema di fisco e del fatto che la gente invoca maggiori controlli e sanzioni per scoraggiare l’evasione fiscale (li chiedono il 38,6% rispetto al 21,6% di sei anni fa), il presidente delle Acli, Luigi Bobba, ha illustrato il tema del quoziente familiare. Il Paese registra un vero crollo demografico e i giovani sono vittime di una ingiustizia crescente, mentre le tutele maggiori vanno ai lavoratori più avanti negli anni e contrattualizzati. A nostro parere bisogna invertire subito la rotta, con politiche amichevoli per le famiglie e la natalità. Uno di questi strumenti è il quoziente familiare’, che in Francia è in uso da più di 40 anni.