Italia

DEBITO ESTERO: FONDAZ. GIUSTIZIA E SOLIDARIETÀ, «ANCORA TANTI PROBLEMI IRRISOLTI. L’ITALIA DEVE FARE DI PIÙ»

A cinque anni dalla Campagna promossa dalla Chiesa Italiana in occasione del Giubileo, il problema del debito estero non è ancora risolto. Lo denuncia il primo Rapporto sul debito estero, curato dalla Fondazione Giustizia e Solidarietà, promossa dalla Cei per dare continuità all’iniziativa dell’anno 2000, che portò alla cancellazione del debito verso l’Italia della Guinea e dello Zambia.

Il volume, intitolato “Impegni di giustizia” sarà presentato dal direttore della Fondazione Riccardo Moro nel corso del convegno “Debito estero. A cinque anni dal Giubileo”, che si svolgerà il 13 maggio a Milano. L’incontro sarà aperto dall’arcivescovo di Milano, card. Dionigi Tettamanzi, nella Cripta dell’Aula Magna dell’Università Cattolica. Il Rapporto chiede il “rafforzamento dell’azione italiana”.

“Mentre le cancellazioni seguono il ritmo dell’iniziativa internazionale – si legge -, mancano le attività di monitoraggio che verifichino in che modo vengano utilizzate le risorse ottenute con la cancellazione del debito”. Ma questa è solo una delle questioni irrisolte, “perché da più parti – precisa il rapporto – è richiesta una modifica della soglia di sostenibilità del debito, cioè un allargamento dell’iniziativa Hipc, attualmente limitata a un numero troppo esiguo di Paesi”.

Interverranno al convegno Saran Touré, rappresentante del Fondo di riconversione del debito in Guinea, Samuel Mulafulafu, esponente del Centro cattolico per la giustizia, lo sviluppo e la pace in Zambia, Luca De Fraia, della campagna “Sdebitarsi” e rappresentanti della Banca Mondiale e del Governo Italiano. Tra i relatori anche il card. Attilio Nicora, già presidente della Campagna ecclesiale del 2000, Lorenzo Ornaghi, rettore dell’Università Cattolica, e mons. Fernando Charrier, presidente della Fondazione Giustizia e Solidarietà. Sir