Italia
DENUNCIA AL CONVEGNO MIGRANTES, «NELLE CARCERI TEDESCHE DETENUTI ITALIANI SUBISCONO SOPRUSI E RAZZISMO»
“In questo carcere non esistono diritti umani, qualsiasi cane randagio ha più diritti di noi. Specialmente gli stranieri non hanno niente da ridere, siamo esposti giornalmente all’umore e a quello che passa per la testa delle guardie”: è la denuncia contenuta in una delle cinquanta lettere di detenuti italiani in Germania inviati al “Corriere d’Italia”, periodico della Delegazione Italiana delle Missioni Cattoliche e raccolti in un volume dal titolo “Che qualcuno passi a sentire come stiamo”, curato dal direttore del giornale Mauro Montanari. Se ne è parlato in questi giorni a Bellaria al convegno promosso dalla Fondazione Migrantes e dalle delegazioni europee sul tema “L’operatore pastorale in contesto migratorio. Tra memoria e futuro”. “Le punizione aggiunge la lettera vengono date dalla guardie come gli pare e piace, siamo esposti a offese, insulti, botte, minacce, parole razziste, etc. “.
Di razzismo scrive anche un altro detenuto secondo il quale nelle carceri tedesche “regna il razzismo, ce n’è tanto nei confronti dei detenuti italiani e stranieri”. Altri lamentano il problema della lingua che in carcere “si aggravano in modo particolare”. La “capacità di esprimersi aggiunge – vale come criterio per la suddivisione gerarchica dentro il carcere”.