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PEDIATRA MORTA IN ANGOLA: MEDICI CON L’AFRICA, «È RIMASTA VICINO AI BAMBINI FINO ALL’ULTIMO»

“Ha pagato con la vita il servizio prestato con umiltà e determinazione alle popolazioni africane”: questo è il commento di Medici con l’Africa-Cuamm, l’organismo dove prestava servizio Maria Bonino, la pediatra morta ieri in Angola a seguito dell’aggravarsi dell’epidemia di febbre di Marburg che ha colpito la regione e la cui causa, rimasta a lungo sconosciuta, è stata identificata solo negli ultimi giorni. Quasi 11 anni di servizio volontario in Africa, gli ultimi due prestati nella pediatria dell’ospedale provinciale di Uige, Maria Bonino ha cominciato a manifestare gravi sintomi di malattia da sabato 19 marzo. Il decorso continuamente monitorato si è improvvisamente aggravato nella notte di mercoledì 23.

“Il mio pensiero – ha dichiarato don Luigi Mazzucato, direttore di Medici con l’Africa Cuamm – è in questo momento per Maria, che è rimasta a prestare servizio ai bambini di Uige fino a quando la malattia non l’ha gravemente colpita. Siamo tutti vicini ai familiari di Maria e ai nostri volontari che ancora si trovano a dover gestire questa grave emergenza. Confermiamo la prosecuzione degli impegni in Angola a favore delle popolazioni locali”.

Altri 21 operatori di Medici con l’Africa Cuamm, organizzazione non governativa di ambito sanitario presente da 50 anni in Africa e attiva dal 1997 nella regione, sono infatti presenti nelle zone colpite dall’epidemia. Con la collaborazione dell’Unità di crisi del Ministero degli Esteri e secondo indicazioni del Ministero della Salute, si stanno assumendo i provvedimenti necessari alla tutela della salute degli operatori.

L’epidemia da febbre di Marburg ha finora causato più di 90 vittime, in prevalenza bambini. La malattia che secondo un’indagine retrospettiva risale, con casi sporadici e discontinui, all’inizio di novembre 2004, sta impegnando il sistema sanitario locale. Allo stato attuale, l’emergenza appare tutt’altro che risolta. Destano gravi preoccupazioni l’alta letalità e il coinvolgimento di personale sanitario.Sir