Italia

CARD. RUINI: L’ASTENSIONE DAL REFERENDUM NON E’ DISIMPEGNO, MONDO CATTOLICO UNITO E COMPATTO

L’astensione non è “in alcun modo una scelta di disimpegno”, ma un modo per “opporsi nella maniera più forte ed efficace ai contenuti dei referendum e alla stessa applicazione dello strumento referendario in materie di tale complessità”. Lo ha ribadito il card. Camillo Ruini, presidente della Cei, che aprendo oggi il Consiglio permanente dei vescovi italiani ha sottolineato l’ “unità” raggiunta dal mondo cattolico in merito al referendum sulla procreazione medicalmente assistita e ha definito “necessaria la più grande compattezza” nell’aderire alle indicazioni del Comitato “Scienza & vita”, “per non favorire, sia pure involontariamente, il disegno referendario”.

Il Comitato “Scienza & vita” – ha ricordato il cardinale – costituitosi “per impedire il grave peggioramento della legge sulla procreazione assistita che avrebbe luogo se i referendum avessero esito positivo”, dà voce “alla grandissima e altamente significativa unità che i molteplici organismi cattolici hanno saputo raggiungere su questo tema tanto importante e delicato, ma esprime anche e anzitutto una posizione razionalmente fondata che va nettamente al di là delle appartenenze religiose e partitiche riunendo molte personalità del mondo scientifico, culturale, professionale e politico”. Quanto all’opzione proposta, il cardinale ha precisato: “È chiaro il senso dell’indicazione di non partecipare al voto: non si tratta in alcun modo di una scelta di disimpegno, ma di opporsi nella maniera più forte ed efficace ai contenuti dei referendum e alla stessa applicazione dello strumento referendario in materie di tale complessità. In concreto è necessaria la più grande compattezza nell’aderire all’indicazione del Comitato, per non favorire, sia pure involontariamente, il disegno referendario”.

La Chiesa italiana, in particolare, è impegnata sul versante della “formazione delle coscienze riguardo alla dignità della vita umana fin dal suo inizio, alla tutela della famiglia e al diritto dei figli di conoscere i propri genitori”. Tutto ciò – ha assicurato Ruini – in nome dell'”amore” e della “sollecitudine per l’uomo” da sempre mostrati dalla Chiesa, che “è decisamente a favore del progresso delle scienze e delle tecnologie, in particolare di quelle che curano e prevengono le malattie, e proprio per questo si oppone a quelle forme di intervento che ledono e sopprimono la vita umana nascente”.Sir

Il manifesto del Comitato «Scienza e vita»

Prolusione al Consiglio permanente del 7 marzo 2005