Italia
FECONDAZIONE ASSISTITA: MCL, «ASTENERSI PER RAFFORZARE IL NO»
“Un referendum sulla legge 40/2004 non potrebbe che portare ad un peggioramento radicale di una legge che si pone già fuori dal dettato costituzionale ed oltre il limite accettabile per la tutela delle vite umane e dei soggetti coinvolti nei processi di fecondazione”: così è scritto in un documento approvato all’unanimità dal Consiglio Nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori, riunitosi ad Assisi il 26 e 27 febbraio. Per questo, prosegue il testo, “Mcl impegnerà le proprie realtà ad ogni livello in una campagna informativa sui contenuti della questione e invita tutti, indipendentemente dal credo religioso, ad una astensione attiva’ dal voto che intende assumere la valenza di un NO deciso, convinto e motivato”.
Tra le motivazioni della scelta, il presidente nazionale del Movimento Carlo Costalli elenca “innanzi tutto il diritto alla vita è la prima e più elementare forma di democrazia” e “in secondo luogo, la vita e il suo inizio non possono essere decisi per convenzione o per legge: si tratta piuttosto di diritti nativi’ derivanti dalla stessa legge naturale che lo Stato non può far altro che tutelare; non può né definirli né istituirli né tanto meno negarli”.
“Pur comprendendo il desiderio di maternità di molte donne afferma -, giudichiamo indispensabile la salvaguardia e la promozione ad ogni livello (da quello legislativo fino ai risvolti economico-fiscali) della famiglia fondata sul matrimonio e riteniamo che, in questo contesto, il ricorso alla fecondazione eterologa possa provocare forti turbamenti dell’equilibrio tra i componenti della famiglia e conseguenze negative per la serenità della vita dei concepiti. Sarebbe molto meglio rendere più praticabile il ricorso all’adozione e all’affido” ha proseguito il presidente Mcl.