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AIDS: QUASI 38 MILIONI NEL MONDO LE PERSONE INFETTE, APPELLO DEL PAPA ALLE OFFERTE

Attualmente nel mondo 37.800.000 persone “vivono” con l’Aids, che è la casa principale di morte nelle persone in età compresa tra i 15 e i 49 anni. A ricordarlo è stato oggi il card. Javier Lozano Barragàn, presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale della Salute, presentando alla stampa la Fondazione “Il Buon Samaritano”, costituita il 12 settembre scorso per “sostenere economicamente gli infermi più bisognosi, in particolare i malati di Aids”.

“Il Papa tende la mano a tutti gli uomini di buona volontà”, ha proseguito Barragàn, sottolineando che Giovanni Paolo II ha donato lui stesso 100mila euro alla nuova Fondazione costituita in Vaticano, “come esempio di carità” e per lanciare un appello – rivolto alle Conferenze episcopali di America, Australia, Europa – affinché “si uniscano ai pastori dell’Africa per far fronte più efficacemente all’emergenza dell’Aids”.

“Oggi il 26,7% dei centri per la cura del virus dell’Hiv nel mondo sono cattolici”, ha informato il cardinale, ma malgrado il loro impegno “non hanno risorse per i medicinali che si richiedono”, e le poche che hanno “non sono sufficienti per coprire gli urgentissimi bisogni che si presentano”. Di qui la necessità di “individuare i centri più bisognosi e arrivare direttamente dove c’è bisogno, senza burocrazia e nella più completa trasparenza”, evitando “concorrenza” o “doppioni” con altre organizzazioni e iniziando dalla distribuzione dei farmaci antiretrovirali ai Paesi che ne sono privi. Rispondendo ad una domanda sul “disaccordo” di una parte del mondo cattolico sui “mezzi” di prevenzione dell’Aids, in particolare sull’uso del profilattico, Barragàn ha precisato: “Una cosa è discutere del problema morale dei mezzi, un’altra cosa è soccorrere i malati. Ogni giorno muoiono 10mila persone di Aids: non importa discutere su ‘profilattico sì o profilattico no’, ciò che importa è che qualcuno sta morendo, e che noi dobbiamo aiutarlo”. Stando ai dati forniti oggi dal card. Barragàn, nel 2004 sono morte quasi 3 milioni di persone a causa dell’Aids e quasi cinque milioni lo hanno contratto. In testa ai paesi con più di un milione di malati c’è il Sudafrica (5.300.000), seguito da Nigeria, Zimbawe, Tanzania, Mozambico. Etiopia, Kenya, Repubblica Democratica del Congo. Tra i Paesi con più di 100mila infetti figurano gli Stati Uniti (950.000), il Brasile, la Colombia, il Messico. “Si prevede che nel 2025 l’Aids causerà la morte di 31 milioni di persone in India e di 18 milioni in Cina”, ha aggiunto il presidente del dicastero pontificio, che ha messo l’accento sulla “drammatica” situazione dei bambini: secondo i dati Unicef, infatti, “il numero complessivo di bambini rimasti orfani a causa dell’Aids è cresciuto da 11,5 a 15 milioni, in gran parte in Africa. Si stima che entro il 2010, nell’Africa sub-sahariana ci saranno 18,4 milioni di orfani a causa del virus dell’Hiv”.

In questo contesto, il ruolo della Chiesa cattolica risulta un contributo “fondamentale”, sia nel prevenire la trasmissione del virus che nell’aiutare i malati e le loro famiglie sul piano medico-assistenziale, sociale, spirituale e pastorale. Quattro le linee di fondo dei Centri cattolici sparsi nel mondo, ha spiegato il cardinale: la formazione, la prevenzione, la cura e l’assistenza, la presa d’incarico e l’accompagnamento, “con i malati stessi, con gli orfani, le vedove e i nonni, nelle carceri, nelle case di reintegrazione sociale”.

Barragàn ha concluso con un appello rivolto soprattutto ai vescovi ed alle loro diocesi, ai sacerdoti, agli istituti religiosi, alle Fondazioni per le opere caritative ed a tutti gli uomini di buona volontà: “vogliate in maniera permanente organizzarvi per rispondere generosamente all’invito del Santo Padre e a donare i vostri contributi”.

Chi volesse aderire a questo “regalo di Natale”, può farlo tramite bonifico bancario ai conti correnti accesi presso lo Ior (in dollari Usa o euro), con assegno bancario internazionale intestato alla Fondazione “Il Buon Samaritano”, o tramite “offerta diretta” presso la sede del dicastero pontificio (Via della Conciliazione, 3).Sir