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DIRITTO D’ASILO, ACLI: L’ASSENZA DI UNA BUONA LEGGE NON È DEGNA DI UN PAESE CIVILE

“La perdurante assenza di una buona legge sul diritto d’asilo non è un fatto degno di un Paese civile”. E’ quanto denunciano le Acli nel corso del seminario “Diritto d’asilo: informazione e diritti umani” che si è svolto oggi a Roma nell’ambito del “Progetto Integ.r.a.”. “Lo Stato civile di un Paese – afferma il presidente delle Acli, Luigi Bobba – si misura sulla sua capacità di prendersi cura degli ultimi, dei più poveri, dei più indifesi. E non c’è dubbio che la condizione dei richiedenti asilo sia oggi tra le più difficili e drammatiche. Non bisogna allora ignorare, o dimenticare, che l’assenza di una buona legge sul diritto d’asilo – oltre a cozzare con le indicazioni dell’Unione europea – incide di fatto in maniera terribile sulle vite di migliaia di essere umani”.

Le Acli considerano un fatto grave l’ennesima battuta d’arresto, alla Camera, della proposta di legge sul diritto d’asilo, a seguito della bocciatura, da parte del Governo, di tre emendamenti fondamentali, con le conseguenti dimissioni del relatore: “Non di una legge qualunque abbiamo bisogno – spiega Bobba – ma di una legge ‘buona’, che rispondendo ai dettami costituzionali non soggiaccia a logiche restrittive dovute più a tornaconti politici che alla salvaguardia di un diritto sancito da norme internazionali”. Alla vigilia della “Giornata internazionale dei diritti umani” che si celebra domani, il presidente delle Acli rilancia l’idea che fu espressa nell’agosto scorso dal ministro Rocco Buttiglione, quella di estendere in qualche modo il diritto d’asilo anche a “chi fugge da fame, sete e povertà”. Sir