Italia
SOLIDARIETA’, I 30 ANNI DEL MOVIMENTO SHALOM
U n’occasione per molti di ricominciare a vedere la vita in un altro modo: non più nel segno della chiusura individualistica… bensì in quello largo, grande della solidarietà tra uomini e popoli, della pace da amare e poi da costruire con fatti concreti. Questa la definizione che monsignor Fausto Tardelli, vescovo di San Miniato, dà del Movimento Shalom in occasione del 30° anniversario della sua formazione. Trent’anni che verranno festeggiati il prossimo 8 dicembre con una giornata piena di eventi. Primo fra tutti, l’incontro «L’Amore più grande» che affronta la tematica molto sentita delle adozioni internazionali e dell’affido e che si terrà presso il seminario vescovile di San Miniato alle ore 9. Interverrà Nikiema Hortense dal Ministero dell’Infanzia del Burkina Faso. A seguire, monsignor Tardelli presiederà la messa dell’Immacolata Concezione presso la Chiesa Cattedrale. Un buffet solidale chiuderà gli eventi della mattina alle ore 13 in Piazza del Popolo, che si riapriranno alle ore 15 con una conferenza sull’infanzia violata nella chiesa di San Domenico. Moderato da Massimo Toschi, l’incontro sarà animato tra gli altri da Carlos Alberto G. Pereira, missionario e Mamadou Sissoko, ambasciatore. A chiusura della giornata, verrà eseguito un concerto. Che la ricorrenza non sia vissuta «per tessere elogi e rammentare quanto bene si è compiuto scrive mons. Tardelli nella lettera di augurio . È regola di saggezza evangelica, perché l’uomo tutto riceve dal suo Dio e ben poco è capace di compiere, senza la sua grazia». Monsignor Tardelli ricorda come piuttosto, in una realtà in crescita come quella del movimento Shalom, sia ancora più importante sottolineare la competenza e la dedizione di ogni suo membro e l’impegno a qualificarsi sempre più intensamente nella sua identità cristiana, mantenendo quell’apertura che da sempre lo caratterizza. È l’augurio che viene fatto soprattutto a mons. Andrea Cristiani, fondatore e «instancabile anima» del movimento di cui ricorrono, proprio quest’anno, i 30 anni di ordinazione presbiteriale.