Italia
CARD. RUINI: SULLA FECONDAZIONE È IN GIOCO LA PERSONA; LE MINACCE A VITA, MATRIMONIO E FAMIGLIA
La “polemica martellante” che i media fanno sulla procreazione medicalmente assistita, “anche al fine di promuovere la raccolta di firme per i referendum che dovrebbero abrogarla o modificarla su punti sostanziali” è dominata dall'”incapacità o la non volontà di prendere in considerazione lo spessore della posta in gioco, che ruota in ultima analisi intorno alla domanda sulla natura e sulla dignità dell’essere umano”. A lanciare il grido d’allarme è stato il card. Camillo Ruini, presidente della Cei, che aprendo il Consiglio permanente dei vescovi italiani si è soffermato sulla questione dei referendum contro la legge 40/2004, stigmatizzando in particolare il modo in cui “molti organi di stampa” presentano la campagna referendaria in corso.
“La consueta enfatizzazione di casi certamente dolorosi, condotta un modo unilaterale e non di rado forzando i dati ha detto prescinde tra l’altro dalla semplice ma assai pesante constatazione che, applicando i criteri presentati come gli unici rispettosi del desiderio di felicità delle persone, non sarebbero mai nati molti uomini e donne che oggi conducono la loro vita con gioia e con positivi risultati, come alcuni di loro hanno preso personalmente l’iniziativa di testimoniare”.
La Chiesa italiana non può “disinteressarsi” di “simili problemi”, ha aggiunto il cardinale citando l’autorizzazione alla clonazione umana concessa in Inghilterra e l’introduzione, in Olanda, dell’eutanasia per i bambini anche al di sotto dei 12 anni come esempi di “quali sviluppi conseguano alla perdita del riconoscimento dell’unicità e inviolabilità del soggetto umano”. I vescovi salutano, invece, “con favore” la proposta di “potenziare gli aiuti alle famiglie con figlio anziani a carico”, ma sollecitano l’applicazione del “quoziente familiare” come “via maestra” nella distribuzione del carico fiscale.
IL testo integrale della Prolusione del card. Ruini (20 settembre 2004)