Italia
NOMADELFIA, LE SERATE IN GIRO PER L’ITALIA
Il “popolo di NOMADELFIA”, come già negli anni scorsi, sta proponendo nel periodo estivo, alcune “serate” per annunciare il Vangelo e illustrare la vita all’interno della comunità sorta in provincia di Grosseto. Si tratta di incontri di intrattenimento, riflessione, musica e recitazione, con le quali i “nomadelfi” si stanno facendo conoscere in alcune città italiane. Nomadelfia (sito web) non è una comunità, bensì si presenta come una “città” che, come suggerisce il suo nome, ha una sola legge: la “fraternità evangelica”.
Nata nel 1948 da un’intuizione di don Zeno Saltini, Nomadelfia è “un popolo di volontari cattolici che vuole costruire una nuova civiltà fondata sul Vangelo”, nello stile delle prime comunità cristiane. Composta attualmente da 340 persone, ha accolto in più di 50 anni quasi 5.000 ragazzi abbandonati e in situazioni difficili. Nella “città” si segue una regola di vita che prevede la comunione dei beni, il rifiuto della proprietà privata e dell’uso del denaro, la disponibilità delle famiglie ad accogliere figli in affido e la frequentazione della scuola (interna a Nomadelfia) fino a 18 anni.
Da una trentina d’anni, all’attività di accoglienza (si calcolano circa 10mila visitatori all’anno) Nomadelfia affianca le “serate sulle piazze”. “Le serate spiegano i ‘nomadelfi’ sono incontri con le popolazioni per conoscerle e farsi conoscere. Con questi spettacoli i ‘nomadelfi’ portano il Vangelo sulle piazze non come singoli, bensì come popolo che dà una testimonianza della propria vita. Assieme a un momento di riflessione sulla proposta di Nomadelfia attraverso un documentario e un discorso sul tema ‘Il Vangelo è codice del vivere’, si offrono due ore di danze e figurazioni acrobatiche eseguite dai bambini e dai giovani”.