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EUROPA: DOMANI INIZIA LA MARATONA ELETTORALE

La scelta degli eurodeputati, ma anche la guerra all’Iraq e la questione-euro. Sono diversi i fattori che si intersecano nel voto del “supergiovedì” inglese, che di fatto domani inaugura la quattro-giorni elettorale all’interno dell’Unione europea. Comincia infatti in Gran Bretagna e nei Paesi Bassi la “maratona elettorale” che si concluderà domenica 13 giugno, con gli ultimi 20 Stati alle urne. In qualche paese si voterà in una sola giornata, in altri, come in Italia, in due. Lo spoglio delle schede per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo (cui sono chiamati quasi 350 milioni di cittadini maggiorenni) comincerà alle 22 di domenica e nel giro di un’ora dovrebbero aversi le prime proiezioni con la composizione della futura Assemblea, che resterà in carica fino al 2009. In ognuno dei 25 Stati comunitari si sommano, oltre ai temi continentali, quelli più squisitamente locali: in diversi Stati (fra i quali Francia, Gran Bretagna, Germania e Italia) ci si attende – erroneamente – anche una sorta di “promozione” o di “bocciatura” dei governi in carica. Nei paesi dell’Est, appena entrati a far parte dell’Ue, durante la campagna elettorale hanno invece prevalso le discussioni relative ai vantaggi e agli svantaggi che l’adesione all’Unione potrà portare. Sugli esiti del voto c’è grande attesa: anzitutto per capire quanti saranno gli aventi diritto che effettivamente si recheranno ai seggi (i votanti per il Parlamento sono passati, nel giro di 20 anni, dal 69 al 49%); in secondo luogo sarà importante verificare la “colorazione” politica della prossima Assemblea.Sir