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DIRETTIVA UE SUI RIFUGIATI: INADEGUATA PER DIECI ORGANISMI EUROPEI, TRA CUI CARITAS EUROPA

La richiesta all’Unione europea di ritirare la proposta per una “Direttiva del Consiglio recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato” viene da 10 organismi che lavorano con i rifugiati a livello europeo, tra cui anche Caritas Europa, che hanno inviato una lettera al Commissario europeo alla giustizia e agli affari interni, Antonio Vitorino, in occasione dell’incontro odierno dei Ministri dell’Interno e della Giustizia dei Paesi dell’Ue. Secondo i dieci organismi “il progetto di direttiva europea sull’asilo non assicura adeguata protezione” agli oltre due milioni di rifugiati e 300.000 richiedenti asilo presenti in Europa nel 2003.

Nella lettera si sottolinea che la direttiva “viola i diritti umani e il diritto dei richiedenti asilo che ogni caso venga valutato singolarmente”. Alcune questioni chiave riguardano: “l’introduzione del concetto di ‘Paesi di origine sicuri’ che fornisce minima tutela procedurale ad alcuni richiedenti asilo esclusivamente sulla base del loro Paese d’origine; la lista dei ‘Paesi terzi sicuri’ dove i richiedenti potrebbero ritornare senza pericoli per la loro incolumità, senza considerare se i richiedenti hanno collegamenti significativi con tali paesi e impedendo di esaminare se ci sono particolari circostanze che rendono il paese di destinazione pericoloso per il richiedente”.

Le dieci organizzazioni chiedono, tra l’altro, ai ministri Ue di “respingere la direttiva in caso di mancata adozione di appropriati emendamenti”. In una conferenza stampa svoltasi ieri a Bruxelles, come informa la Caritas italiana, “vengono ribadite le preoccupazioni riguardo alla direttiva, che può essere letta come reazione alle pressioni e alle paure populiste di una non esistente ondata di rifugiati nell’Ue”. Anche in Italia è in discussione in Parlamento una proposta di legge sul diritto d’asilo. Sir