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ACLI: VERSO IL XXII CONGRESSO NAZIONALE: 7 PROPOSTE PER L’AGENDA DEL PAESE

“L’assenza di rappresentanza politica degli interessi dei minori è diventata oggi una questione centrale e ineludibile”. Ne sono convinte le Acli che, questa mattina nel corso della Conferenza stampa di presentazione del XXII congresso nazionale (Torino, 1/4 aprile), hanno illustrato le “7 proposte delle Acli per l’agenda del Paese”. Rispetto al voto dei minori, la proposta delle Acli consiste nel fornire “una rappresentanza indiretta per il tramite dei genitori: in breve, la proposta è che la madre sia delegata a rappresentare la voce politica dei propri figli minori. L’obiezione che, specialmente per gli adolescenti non esiste una concordanza tra il voto della madre e quello del figlio, potrebbe essere assorbita abbassando a 16 anni l’età minima del voto”. Per le Acli, un’altra “urgenza per la crescita del sistema Italia” è rappresentata dalla “dote formativa del lavoratore”. Tra le altre priorità: promuovere una scuola con le caratteristiche di interdipendenza, interconnessione, interculturalità, immaginazione; “un’informazione socialmente responsabile”, “il diritto di asilo, di voto, di cittadinanza ai figli degli immigrati che nascono in Italia”, un servizio civile europeo, sviluppare la politica dell’energia solare in Italia. Nel corso della conferenza stampa sono stati anche presentati i risultati delle indagini dell’istituto di ricerca delle Acli (Iref) sulle sue strutture e sui suoi associati. Su un campione rappresentativo degli oltre 400mila tesserati emerge che l'”aclista tipo” si caratterizza per un tasso di azione volontaria pari al 27,3%; una diffusione di comportamenti di consumo responsabile pari al 42,9% (contro il 28,5% tra tutti gli italiani); un elevato livello di attivazione politica (67,4% contro 48,5%).Sir