“Un momento di confronto tra identità diverse, tra chi vive la fede in modo profondo”. Così Enrica Belli, presidente della Federazione Universitaria Cattolica Italiana, descrive “Costruttori di una comunità al plurale”, la tre giorni che il 19, 20 e 21 marzo vedrà 30 giovani, appartenenti a movimenti delle tre religioni monoteistiche (10 musulmani, 10 ebrei e 10 cristiani), vivere insieme quotidianità e momenti religiosi a Villa Altieri (Albano Laziale). “Se è vero che la cultura di pace parte dal basso, perché non incominciare proprio dai giovani”, ha aggiunto Enrica Belli che domani, alle 11 nella Sala Rossa del Campidoglio, prenderà parte alla conferenza stampa di presentazione insieme ai rappresentanti degli altri promotori dell’iniziativa: il segretario Giovani delle Acli Cristian Carrara, Il presidente dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia (Ugei) Gadiel Liscia e il presidente di Giovani Musulmani d’Italia (Gmi) Khalid Chaouki. “La mattina ha detto Cristian Carrara i giovani incontreranno relatori delle tre religioni e si confronteranno sul tema del rapporto tra la religione e le istituzioni, tra essere credenti ed essere cittadini, in Italia e in Europa; mentre il pomeriggio si terranno laboratori dedicati ai temi della fraternità, della cittadinanza e delle radici europee”. Alla fine dei tre giorni i ragazzi scriveranno una lettera comune per ribadire il ruolo del dialogo interreligioso, proprio come era stato stilato due anni fa “Uguali diritti, diverse identità”. “Il documento specifica Carrara sarà un punto di partenza per andare oltre, creare qualcosa di nuovo”.Sir