: I MEDICI DEL CUAMM, “ABBIAMO TOCCATO CON MANO UN AMORE REALE E CONCRETO” “Lo spirito di quello che abbiamo vissuto si può riassumere in una frase che abbiamo sentito con frequenza: sono due buone persone che hanno lasciato le loro famiglie per venirci ad aiutare”. È la testimonianza dei volontari italiani in Angola dell’Organizzazione non governativa “Cuamm medici con l’Africa”, su Marisa Ferrari, la volontaria quarantanovenne, morta il 2 febbraio in un incidente d’auto a Chiulo (Angola). Nell’incidente è rimasto gravemente ferito il chirurgo toscano Marina Trivelli, attualmente ricoverata a Windhoek capitale della Namibia, paese confinante con l’estremo sud dell’Angola dove operavano le due volontarie del Cuamm. Ieri, mercoledì 11 febbraio, all’aeroporto di Venezia è giunta dall’Africa la salma di Marisa Ferrari. La cerimonia funebre è prevista per oggi, alle ore 15, al Duomo di Sacile (Pordenone) località nella quale risiede la famiglia. “Abbiamo sperimentato – affermano i medici del Cuamm in una nota – l’amore che Marisa e Marina hanno saputo far nascere nel cuore delle persone che le hanno conosciute. Il Vescovo di Onjiva è stato disponibilissimo, quasi affettuoso. Le suore di Mapanda, il direttore e il personale dell’Ospedale provinciale, l’amministratore di Sangongo sono stati gentilissimi e solleciti nell’espletare tutte le pratiche necessarie. Abbiamo sentito palpabile la simpatia e la sofferenza di tutti quelli che abbiamo avuto modo di incontrare, anche di persone non legate a Marisa e Marina da collaborazione di lavoro. Abbiamo toccato con mano un amore reale e concreto”. Il Cuamm è in Angola dal 1997: nel Paese la pace è arrivata solo nel febbraio del 2002 dopo una lunga guerra, ma la situazione resta a tutt’oggi estremamente complessa.Sir