Italia

ACLI E LEGAMBIENTE: BASTA MISSIONE DI GUERRA, SOLDATI ITALIANI SOLO SOTTO INSEGNE ONU

Acli e Legambiente chiedono al Parlamento di sospendere l’attuale missione militare in Iraq in quanto non si è fatto alcun passo avanti perché la presenza dei soldati italiani fosse inquadrata in un’azione di ristabilimento della pace da parte dell’ONU.

In un comunicato, le due associazioni ribadiscono la loro piena solidarietà ai militari italiani, che in questi mesi hanno cercato di svolgere il loro compito su basi essenzialmente umanitarie e hanno pagato per il loro impegno un prezzo altissimo per il quale meritano la riconoscenza di tutti gli italiani: “Oggi però – dicono Luigi Bobba, presidente di Acli e Roberto Della Seta, presidente di Legambiente – è arrivato il momento della chiarezza: l’attuale massiccio spiegamento di militari stranieri in Iraq sotto comando anglo-americano, risponde ad una logica di occupazione e non certo di ‘peace making’, e i fatti dimostrano che questa cornice non giova né all’auspicabile processo di pacificazione e di democratizzazione né alla sicurezza di queste stesse missioni. La democrazia, l’abbiamo ripetuto infinite volte, non si può e non si deve esportare con le armi, e la sacrosanta lotta contro il terrorismo va condotta unendo tutti gli uomini di buona volontà e non perseguendo politiche neo-imperiali: per questo riteniamo che soltanto una presenza militare sotto le insegne dell’Onu possa legittimamente e utilmente aiutare la rinascita dell’Iraq, che in ogni caso deve avvenire nell’assoluto rispetto della sovranità e dell’autodeterminazione degli iracheni”.

Per questo Acli e Legambiente chiedono al governo italiano di intraprendere le necessarie iniziative diplomatiche, concordemente con i paesi della UE, perché il Consiglio di sicurezza dell’ONU giunga rapidamente ad approvare un’iniziativa di ristabilimento della pace tramite una forza multinazionale sotto il comando dell’ONU. (cs)