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BOBBA (ACLIA): NO A STRUMENTALIZZAZIONE DEI MORTI DI NASSIRIYA

«Un giorno dopo i funerali delle vittime di Nassiriya già cominciano le strumentalizzazioni. A Il Giornale che titola “E’ conclusa la stagione arcobaleno” rispondiamo: “Guai a chi usa le vittime di Nassiriya per legittimare la guerra”. Nella partecipazione intensa degli italiani, che ieri hanno voluto dare l’addio ai carabinieri e ai militari dell’esercito uccisi, c’è stato il riconoscimento nazionale di un servizio a favore della pace espressivo dell’unità del Paese». Lo scrive il presidente delle Acli Luigi Bobba in un comunciato diffuso ieri. «La scelta di astenersi dalle polemiche – continuan Bobba – non deve però essere interpretata come una disponibilità a tacere sulle responsabilità. Sappiamo fin troppo bene che questi sono morti di una guerra che non abbiamo mai voluto. La scelta unilaterale dell’attacco all’Iraq, decisa dal Presidente degli Stati Uniti, è una via sbagliata ed inefficace per costruire pace e democrazia in tutta l’area mediorientale. E il crescente disordine in cui versa oggi l’Iraq ne è una testimonianza drammatica.Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: il nostro giudizio sulla guerra non cambia». «Questa grande unità di popolo che si è espressa prima nelle manifestazioni per la pace e ora nei funerali delle vittime della strage di Nassirya – conclude il presidente delle Acli – è la testimonianza di una società civile che non rinuncia a prendere parte, che vuole esserci, che vuole spingere le istituzioni ad affrontare decisamente la sfida del terrorismo e insieme promuovere azioni di pace. Il Governo ha un unico modo per onorare i nostri soldati morti: prendere un’iniziativa politica di concerto con l’Unione Europea per far applicare la risoluzione 1511 dell’ONU. Solo così si potrà avere qualche speranza di pacificazione dell’Iraq e di fermare la spirale terroristica».