La Caritas italiana ripropone l’impegno per una cultura del dialogo e della pace organizzando a Roma, il 24 e 25 novembre, un seminario dal titolo “Dopo le guerre, il dialogo. Posizioni e prospettive per la Caritas nell’area mediorientale, Terra Santa, Iraq, Iran, Afghanistan” . “Per contrastare la violenza e le logiche del terrorismo nel lungo periodo – don Vittorio Nozza, direttore della Caritas Italiana – il compito primario è quello di educare ed educarci alla mondialità, all’interculturalità, alla pace”. A partire dalla presenza e dai progetti in atto nelle principali aree di crisi si cercherà di “approfondire dal punto di vista culturale e religioso, istituzionale e politico l’attuale scenario e il ruolo degli organismi internazionali”. Aperta al pubblico sarà la tavola rotonda “Quale dialogo?”, che avrà luogo il 24 novembre (ora 15.30, viale F.Baldelli, 41). Il dibattito sarà moderato da Gad Lerner e vedrà la partecipazione di mons. Khaled Akasheh, Segretario della Commissione per i rapporti con i musulmani (Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso), Mario Scialoja, Ambasciatore e direttore sezione italiana della Lega musulmana mondiale, Laura Boldrini, Portavoce dell’Unhcr, Franca Bimbi, della Commissione Cultura e Ricerca Universitaria della Camera dei Deputati, Domenico Rosati, della Caritas Italiana. È stato inoltre invitato un rappresentante del Governo. Il seminario precisa la Caritas – “sarà un’occasione per concordare linee comuni con le Caritas diocesane impegnate nelle zone di conflitto e proseguire nell’impegno di solidarietà”. Sir