Sedici milioni di euro investiti per la prima emergenza, realizzazione di Centri della comunità e scuole, promozione sociale ed economica: questo il bilancio che la Caritas italiana (www.caritasitaliana.it) traccia ad un anno dal terremoto in Molise. In una nota diffusa oggi la Caritas ricorda: “era il 31 ottobre 2002 e l’Italia piangeva con il Molise le vittime (30 il bilancio finale), quasi tutti bambini, di un violento sisma. Ingenti i danni anche nella Puglia settentrionale. Due giorni prima, il 29 ottobre, un’altra regione, la Sicilia, era stata colpita dal terremoto. La Caritas, oggi come allora, è vicina nella preghiera alle famiglie delle vittime e a tutte le persone che hanno subito le conseguenze di quegli eventi”. Tutti gli interventi, informa l’organismo pastorale della Cei, “sono stati possibili grazie alla raccolta pro-terremoto Molise-Puglia e Sicilia indetta dalla Cei. La Caritas ha ricevuto in tutto 16 milioni di euro, di cui 2 milioni dalla Cei (fondi 8 per mille) e 5 milioni dalla collaborazione Caritas-Rai. A tale somma va aggiunto quanto utilizzato da alcune delegazioni regionali per finanziare progetti nel quadro dei gemellaggi proposti da Caritas o in seguito a iniziative autonome. Le donazioni pervenute alla Caritas sono state così investite: 200 mila euro per la prima emergenza; 8,3 milioni di euro per la realizzazione di 15 Centri della comunità (11 in Molise, 3 in Sicilia e 1 in Puglia); 5 milioni e mezzo di euro per la realizzazione di 5 plessi per 9 scuole; 2 milioni di euro per progetti di promozione sociale ed economica”.Sir