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GIOVANI E MEDIA: TERZO RAPPORTO CENSIS-UCSI, INTERNET SPACCA IN DUE IL MONDO GIOVANILE

Televisione, telefono cellulare e radio sono i tre mezzi di comunicazione preferiti dal pubblico italiano degli under 30. Il dato emerge dal Terzo rapporto Censis/Unione cattolica stampa italiana (Ucsi) sulla comunicazione in Italia, presentato giovedì 30 ottobre nella sede milanese della Fondazione Cariplo. L’indagine, condotta su un campione di oltre 1.200 persone tra i 14 e i 30 anni, rivela che il 90,7% dei giovani è utente abituale della televisione, il 90,4% del cellulare, il 71,1% della radio. Sul fronte della carta stampata, il 48,4% degli under 30 ha letto almeno tre libri nel corso dell’ultimo anno, il 44% sfoglia un quotidiano almeno tre volte la settimana, il 15,2% legge abitualmente periodici. Internet: il 38,7% si è definito utente abituale, tuttavia la grande rete è al centro di un rapporto amore-odio.

“Internet – ha spiegato Raffaele Pastore, del Censis – rappresenta una vera eccezione, infatti spacca in due il mondo giovanile: metà lo vive come il più avanzato coronamento di tv, cellulare e radio, l’altra metà lo considera come uno strumento difficile, che compromette la facilità e la fluidità della comunicazione”.

La fotografia scattata dal Censis presenta un mondo giovanile estremamente frammentato: “tra le diverse generazioni – ha sottolineato Pastore – le differenze sono così forti da far pensare che dal punto di vista dei consumi mediali i giovani non esistono oppure possono essere considerati tali solo quelli fino alla maggiore età”. Che cosa cercano i giovani nei media? La percentuale più elevata (34%) conoscenze, il 14,3% altre utilità, solo l’8,7% divertimento. I giovani superano gli adulti nella fruizione di mezzi di comunicazione di massa: radio, libri, giornali e Internet; in controtendenza soltanto la televisione, che vede una penetrazione superiore tra gli over 30. Se il 93,7% dei giovani ha un telefono cellulare (contro il 68,7% degli adulti) e l’82,3% ascolta la radio (contro il 58,9% dei “grandi”), il sorpasso degli under 30 si verifica anche nella lettura dei libri (una penetrazione del 66,1% contro il 38,5%) e dei quotidiani (60,6% contro il 57,8%). Dati capovolti per la tv: gli spettatori raggiungono una quota del 98,4% tra gli adulti e del 94,6% tra i giovani. La rivincita della televisione si consuma piuttosto nel tempo libero: il 31,7% degli under 30 quando non è occupato prende in mano il telecomando. “Ma una volta acquisito questo dato – ha osservato Raffaele Pastore, tra i curatori della ricerca – iniziano altre sorprese: a poca distanza dalla tv, tra le occupazioni preferite nel tempo libero si trovano i libri (29,7%, con una punta del 34,1% tra i 25-30enni), che superano la radio (27,9%) e Internet (15,4%)”. Sotto la lente del Censis anche i gusti del pubblico giovanile: è la volgarità l’elemento che disturba maggiormente (23,3%) il pubblico giovanile, seguita dall’impressione che i media “vogliano imporre il loro punto di vista” (problema percepito dal 20,7%) e dalla superficialità (15,1%).Sir