In Italia, 4 milioni di persone soffrono di depressione, 50 mila di anoressia e bulimia: oltre alle “malattie del benessere”, crescono le patologie “croniche” come il morbo di Alzheimer, che nel nostro Paese colpisce circa 500 mila persone, con “costi sociosanitari diretti e indiretti” pari a quasi 40 mila miliardi di vecchie lire. Sono alcuni dati dell’ottavo Rapporto del Cisf (Centro Internazionale Studi Famiglia) sulla famiglia in Italia, dal titolo “Famiglia e capitale sociale nella società italiana”, che verrà presentato domani, 29 ottobre, a Venezia. “Il vero benessere spiega Carla Collicelli, vicedirettore generale del Censis, anticipando al Sir alcuni spunti della parte del Rapporto da lei stilata nasce e si sviluppa sulla base di una buona relazione con sé e con gli altri: la famiglia, in quanto substrato di queste relazioni, rappresenta l’elemento di sottofondo su cui si poggia l’intera architettura della costruzione delle condizioni di salute individuali e sociali, e della cura’, intesa come prendersi cura’ e in carico, al femminile, della persona nella sua interezza”. Secondo i dati del Censis, infatti, in Italia si registra in maniera costante nel corso degli ultimi decenni che “l’incidenza delle cure prestate ai disabili e agli individui non autosufficienti ricade, per il 70-80% dei casi, sulle famiglie di appartenenza”. Al centro del Rapporto di domani, informa il Cisf, la tesi che il “capitale sociale”, fatto di “civismo e solidarietà nella sfera pubblica”, dipende “fortemente dall’esistenza o meno di un tessuto di capitale sociale creato dalla famiglia”. Sir