Italia

IL PAPA A MONTECITORIO: APPELLO AI POLITICI, NO ALLO LOGICA DELLO SCONTRO

L’Italia, per adempiere alla sua “missione di civiltà” in Europa e nel mondo, ha bisogno di “incrementare la sua solidarietà e coesione interna”, partendo dalla consapevolezza che “la via che consente di mantenere e valorizzare le differenze, senza che queste diventino motivi di contrapposizione ed ostacoli al comune progresso, è quella di una sincera e leale solidarietà”. Lo ha detto oggi il Papa, nel discorso pronunciato al Parlamento italiano, riunito in seduta pubblica comune a Montecitorio. E proprio ai “responsabili politici e rappresentanti delle istituzioni” Giovanni Paolo II ha rivolto un forte appello: “Voi stessi –ha detto, infatti, il Pontefice – potete dare su questo terreno un esempio particolarmente importante ed efficace, tanto più significativo quanto più la dialettica dei rapporti politici spinge invece ad evidenziare i contrasti. La vostra attività, infatti, si qualifica in tutta la sua nobiltà nella misura in cui si rivela mossa da un autentico spirito di servizio ai cittadini”. “Le sfide che stanno davanti ad uno Stato democratico –ha proseguito il Papa – esigono da tutti gli uomini e le donne di buona volontà, indipendentemente dall’opzione politica di ciascuno, una cooperazione solidale e generosa all’edificazione del bene comune della nazione”, che “non può prescindere dal riferimento ai fondamentali valori etici iscritti nella natura stessa dell’essere umano”. E di “concordia, solidarietà e pace tra le nazioni” Giovanni Paolo II ha parlato anche alla fine del suo discorso: “L’Italia e le altre nazioni che hanno la matrice storica nella fede cristiana – ha detto –sono quasi intrinsecamente preparate ad aprire all’umanità nuovi cammini di pace, non ignorando la pericolosità delle minacce attuali, ma nemmeno lasciandosi imprigionare da una logica di scontro che sarebbe senza soluzioni”.

Sir