Italia
SOCIAL FORUM, MOBILITAZIONE CONTRO LA GUERRA
Concluso con successo l’imponente corteo di ieri, le tante anime del movimento si sono riunite in assemblea, per decidere cosa fare nei prossimi mesi. Circa 4 mila militanti si sono riuniti oggi nella Sala Leopolda. Tra le decisioni, quella di organizzare mobilitazioni contro la futura e probabile guerra all’Iraq, da subito in tutta Europa. Se scoppia il conflitto, proteste in tutto il continente al primo sabato utile. Tra le proposte, anche quella di uno sciopero generale. «Ci daremo delle piattaforme europee con rivendicazioni specifiche: è lì che chiameremo alla resa dei conti tutti quelli che dicono di far parte del Movimento. Allora vedremo se la Confederazione Europea dei Sindacati e, per quanto riguarda l’Italia, la Cgil saranno pronte a promuovere uno sciopero generale contro la guerra» ha affermato Piero Bernocchi dei Cobas. Comunque, proteste giá fissate in tutta Europa per il 15 febbraio 2003. E già questo mercoledì, 13 novembre, a Lecce ci sará una contestazione contro il vertice dei ministri per gli Interni dell’Europa e dell’area Mediterranea, convocato per concertare azioni di contrasto all’immigrazione clandestina.
L’assemblea del Social Forum ha anche approvato un documento. «Ci siamo riuniti a Firenze – si legge – per esprimere la nostra opposizione a un ordine europeo basato sul potere delle aziende e sul neoliberismo. Questo modello di mercato porta costanti attacchi alle condizioni e ai diritti dei lavoratori, a ineguaglianze sociali e all’oppressione delle donne e delle minoranze etniche, all’esclusione sociale dei disoccupati e dei migranti. Causa degrado ambientale, privatizzazioni e perdita della sicurezza del posto di lavoro. Spinge i paesi più potenti a tentare di dominare le economie dei paesi più deboli e spesso a negare loro il diritto all’autodeterminazione. Ancora una volta questo modello sta portando alla guerra».