Italia
SOCIAL FORUM: NELLA FORTEZZA DA BASSO ANCHE TANTI GIOVANI IN PREGHIERA
Lo spazio di preghiera interconfessionale è proprio all’ingresso della Fortezza da Basso – il cuore del Social forum europeo, in corso in questi giorni a Firenze – e tanti giovani di ogni nazionalità e religione si avvicinano curiosi ed entrano togliendosi le scarpe, in “segno di umiltà, amicizia e condivisione con i popoli oppressi”, come recita il cartello che li accoglie, insieme ad una bevanda equa e solidale offerta dagli organizzatori. Come nella Chiesa di Boccadasse durante il G8 di Genova qui i missionari animano ininterrottamente la preghiera davanti ad un altare allestito con teli indiani e simboli universali – un lume acceso con accanto dell’acqua e del cibo -, mentre alle pareti c’è lo spazio per i messaggi o per mettere la propria firma su due bandiere con i colori della pace “che verranno inviate a Bush e Sharon”.
Qui al Forum c’è tutto, tranne la violenza. “Ho l’impressione che Genova sia stata una grandissima lezione per tutti – dice suor Patrizia Pasini, missionaria della Consolata, promotrice dell’iniziativa -. Qui e in città è tutto diverso, anche le forze dell’ordine hanno cambiato atteggiamento. Dall’esperienza di Boccadasse del digiuno e della preghiera abbiamo capito che questi modi profondi, alternativi, di riflessione e umanizzazione, sono un grande richiamo per tutti. L’organizzazione è stata contenta della nostra proposta e ci hanno assegnato uno spazio molto bello, c’è grande collaborazione. Qui non ci sono simboli confessionali, solo una fiamma che rappresenta la luce, la speranza che ci accomuna tutti”.