Italia
TERREMOTO: CARITAS, PROMUOVERE UN LAVORO DI RETE
“Creare un lavoro di rete tra i diversi organismi accorsi in aiuto delle popolazioni molisane colpite dal terremoto”: questo il primo obiettivo del Centro di coordinamento interregionale aperto subito dopo la scossa sismica del 31 ottobre da Caritas italiana a Larino (Cb). A spiegare in che modo il Centro sta cercando di far fronte alle emergenze degli oltre 10 mila sfollati è Maria Rita Olianas dell’Ufficio emergenze nazionali della Caritas: “In ogni parrocchia colpita dal sisma è stato attivato un Centro operativo di ascolto e impiego delle risorse che, coordinato dal Centro interregionale e supportato dall’Ufficio emergenze nazionali della Cariats, entrerà in rete con tutte le Caritas diocesane d’Italia che intendono sostenere i progetti elaborati”. Anche se il Centro di coordinamento ha sede a Larino, diocesi più colpita dal terremoto con 13 paesi coinvolti, il suo impegno si estende in altre diocesi e regioni. Il sisma, difatti, ha colpito anche le diocesi di Campobasso e quella di Lucera-Troia in territorio pugliese.
In questo momento, afferma Maria Rita Olianas, “stiamo svolgendo un lavoro di integrazione degli aiuti prestati dal Servizio di protezione civile nelle 15 tendopoli allestite, attraverso la rilevazione di esigenze segnalate dai parroci o da altre persone del posto. La Caritas però sta già elaborando progetti a medio e lungo termine, che aiutino nella ricostruzione non solo materiale ma anche sociale”.
Maria Rita Olianas è stata presente, con la Caritas di Genova, nell’opera di soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto del 1997 in Umbria. “Da questa esperienza – racconta – ho imparato che la precarietà, se vissuta come valore, diviene superiore alla difficoltà e al disagio vissuti. Ne da testimonianza il fatto che tutte le diocesi colpite in passato da un terremoto hanno già inviato aiuti”.