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SUD SUDAN: ACS, 30 MILA PROFUGHI IN ETIOPIA PER SFUGGIRE A «UNO SCONTRO BELLICO»

«I tamburi e i fuochi d’artificio con cui dieci mesi fa’ Juba festeggiava l’agognata indipendenza, sono ormai un ricordo lontano». Lo scrive, in una nota diffusa oggi, la Fondazione di diritto pontificio Acs (Aiuto alla Chiesa che soffre) che nei giorni scorsi ha visitato il vicariato apostolico di Gambella – capitale dell’omonima regione dell’Etiopia occidentale – che accoglie numerosi profughi sud-sudanesi. Nella prefettura apostolica, che confina con il Sud Sudan, si sono già rifugiate quasi 30mila persone. E ogni giorno ne arrivano di nuove, in maggioranza donne e bambini. «Il presidente sudanese Omar al-Bashir sembra intenzionato a muovere guerra contro il Sud Sudan. E secondo gli esperti – spiega Acs -uno scontro bellico tra i due Paesi porterebbe a conseguenze ben più gravi della guerra civile che, dal 1985 al 2005, ha causato oltre due milioni di morti». «Se non ci sarà pace – dichiara Eva Maria Kolmann, del dipartimento informazione di ACS – anche la prossima generazione non conoscerà altro che la paura, la morte, la violenza o la miseria dei campi profughi». Info: www.acs-italia.org (Sir)