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Primarie, ecco il progetto di legge

Entro la fine di dicembre, la Toscana potrebbe avere la sua legge sulle primarie. Sarebbe la prima in Italia. La norma permette agli elettori di scegliere, in una sorta di pre-elezioni, i candidati al consiglio regionale e alla presidenza della Regione. Ieri il testo ha avuto il via libera dalla commissione regionale. Rimane da vedere se i tempi tecnici renderanno possibile l’utilizzo delle primarie già per le regionali del 2005.

L’elaborazione della normativa sulle primarie, in Toscana, è partita dopo l’approvazione della nuova legge elettorale, che non prevede il voto di preferenza.

I costi per le primarie saranno sostenuti dalla Regione; le norme licenziate ieri prevedono una spesa di circa 400 mila euro.

Si tratterà di consultazioni facoltative. In pratica, le forze politiche non saranno obbligate a seguire questa strada e nemmeno i risultati. È comunque prevista una commissione di garanzia che potrà multare con 5 mila euro le liste che, dopo aver scelto le primarie, non ne rispettino l’esito. La consultazione si svolgerà circa due mesi e mezzo prima delle elezioni regionali.

Le forze politiche (partiti o coalizioni) potranno scegliere le primarie cosiddette chiuse (per una certa lista può votare solo chi è iscritto ad un particolare albo depositato in Regione dalla lista stessa) o aperte (può partecipare chiunque si presenti al seggio).

L’elettore si recherà alle urne (che saranno locali pubblici, come scuole e sedi comunali), chiederà la scheda della forza politica per cui intende votare alle elezioni regionali e farà la crocetta su uno solo dei nomi presenti nell’elenco dei candidati. All’uscita dal seggio, il nome dell’elettore sarà appuntato su un elenco regionale, per impedire ad una stessa persona di votare più volte e magari per più partiti. Nel caso in cui, oltre ai candidati consiglieri, si dovessero scegliere i candidati per la presidenza della Regione, le schede che un elettore dovrà prendere saranno due.

«Gli spazi per poter usufruire delle primarie già alle regionali del 2005 – ha spiegato Agostino Fragai, presidente della commissione regionale incaricata di redigere il testo della legge – sono veramente molto stretti. Probabilmente dovremo studiare delle norme transitorie, che accorcino procedure e tempi per la loro applicazione”