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Scandalo calcio, le intercettazioni

Sono oltre centomila le conversazioni intercettate al solo Luciano Moggi nel giro di otto mesi, tra il novembre 2004 e il giugno 2005, per ordine dei pm Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci, della Procura di Napoli, che stanno indagando sul campionato di calcio 2004-2005. Alcune di queste intercettazioni, presumibilmente le più rilevanti (ma non è detto!) erano allegate agli avvisi di indagine recapitati nei giorni scorsi ai 41 indagati. Nei giorni successivi diversi organi di stampa hanno continuato a tirar fuori frammenti di queste interecettazioni (provenienti anche da altre inchieste svolte o in atto in altre Procure), allargando anche la rosa delle persone coinvolte. Sappiamo bene che il testo di un’intercettazione può essere fuorviante, perché tolto da un contesto più ampio e perché non riesce a dar conto del tono della voce e del carattere vero della conversazione. Non si può neanche escludere che in alcuni casi si sia trattato di conversazioni scherzose o paradossali, mentre gli stessi investigatori sono convinti che in alcuni casi fossero “accomodate” perché chi parlava sapeva di essere interecettato. In tutto questo calderone non è facile districarsi. Abbiamo però deciso comunque di pubblicare il testo di alcune di queste intercettazioni perché al di là dei fatti singoli di cui si parla (tutti da accertare) danno però conto dei rapporti esistenti tra alcuni importanti personaggi del calcio italiano.

Carraro e Moggi: facciamo intervenire PisanuFranco Carraro presidente della Federcalcio con l’impegno a dimettersi nel 2006; gli avversari del calcio che mirano a dire la loro nelle elezioni federali facendo da barriera e Moggi che si dice preoccupato e punta ai voti della società di serie C. Ma, secondo Carraro, c’é Giuseppe Pisanu, al tempo ministro dell’Interno, pronto a intervenire per far girare le società a loro favore. La lunga telefonata tra Carraro e Moggi è uno spaccato sulle manovre politiche per il controllo della Federcalcio: il presidente federale parla del possibile appoggio di Pisanu, è duro con i fratelli Abete, il suo vice Giancarlo e Luigi, presidente della Bnl, accomunato a Della Valle, Cipolletta e Montezemolo, ma nel ruolo di “camerieré. Gravina è consigliere della Federcalcio, Macalli presidente dei club di C, Tavecchio dei Dilettanti. MOGGI: Senti un po’, invece la situazione qui è un pochino…non è…ehm diciamo…questi vanno a sbandierare ora, dopo che tu gli hai detto che nel 2006 vai via, che vogliono andare al voto a tutti i costi!…Loro si sentono troppo sicuri di se stessi, non…però c’é stato qualche cosa che non ha funzionato, FRANCO, eh?….Loro hanno la sensazione che noi siamo deboli! CARRARO: Cosa? MOGGI: Hanno la sensazione che noi siamo deboli! CARRARO: Ma , guarda, io non credo così! Non credo! Io…io penso una cosa, che….io penso che bisogna andare addosso alle società di serie C. Perché, lì GRAVINA dice un sacco di fregnacce, perché… MOGGI:…io a GRAVINA, guarda, gli ho detto le persone come te, guarda son cancellate dal mondo! Questo è un figlio di puttana che sale sul carro di tutti! CARRARO: Sì, ma poi lui continua a dire che…che MACALLI è d’accordo, è d accordo con noi , è d’accordo con noi, però poi MACALLI ai giornali gli dice: allora , secondo il mio punto di vista…sai noi bisogna andare a beccare i giocatori che riusciamo, gli allenatori che riusciamo, e…e…gli allenatori che riusciamo, i giocatori che riusciamo, e..e.. i cosi, come si chiama, …e i…le società di serie C!…. MOGGI:…Allora! CARRARO:….Siccome, tra l altro, PISANU ti ha chiamato e ti ha detto che se bisogno , in qualche caso , gli si può dire a PISANU di fare il servizio… MOGGI:….infatti, io, ascolta, io, martedì vengo a Roma in mattinata apposta! CARRARO: Eh! MOGGI: Io voglio, io voglio vedere un pochino, anche sotto il profilo….perché…non… non… non deve essere tralasciato e trascurato niente!… CARRARO: No, ma guarda la questione è che bisogna concentrarsi sulle società di serie C ! Punto e basta! Perché se noi abbiamo… i dilettanti reggono, i..i…. MOGGI:…sì , però, vedi FRANCO, i dilettanti reggono, dunque tu saprai che io ho fatto venì qui,…CARRARO:…si, so tutto, so tutto! MOGGI:…eh, allora, io ti dico, i dilettanti è vero che reggono però TAVECCHIO m’ha detto, tranquillo, tranquillo, dice: però non mi lasciate solo! Io ricevo rimpro… ricevo rimbrotti da tutti quanti, tutti mi danno del testa di c., io ci sto, mi ha detto! Ma non mi lasciate solo! E questo, lo ha sentito anche ANTONIO! Perché , in pratica… CARRARO:…ed allora che cosa vuole? Ma chi lo lascia solo, scusa? MOGGI:…no, no, no,…per noi…abbiamo…no, la verità è che noi, facciamo questa attività così , quando c’é tempo! Invece gli altri lo fanno da professionisti! CARRARO: No loro fanno questa attività solo ed esclusivamente, capito? MOGGI: Eh, apposta! Vedi, è diverso! CARRARO: No, ma la vera verità è che bisogna, ti ripeto, bisogna andarsi a beccare le società di serie C! MOGGI: Ed io ho già messo a capo di una certa corrente il presidente dell’Avellino! E….CARRARO: ….però bisogna , ripeto, bisogna , bisogna che in qualche caso, in caso di qualche decina di società che si sappia che si potrebbero far cambiare a nostro favore, PISANU è disponibile ad intervenire , gli si dice guarda…però gli si deve dare un elenco di società sulle le quali intervenire! Perché non è che… MOGGI:…io, no, ma io martedì ti do tutto! Io , adesso, lunedì io ora… CARRARO:..prima di andare da PISANU , tu vieni da me! MOGGI: No, vengo da te , è chiaro! No lunedì…io martedì mattina, FRANCO, io sono a Roma!CARRARO: Sì, però bisogna avere un elenco… MOGGI:…lo voglio dedicare…sì a questo ci penso io, vai tranquillo!…Lo voglio dedicare a tutte queste cose qua perché ho la sensazione,…non ho la sensazione, ho la certezza…la certezza che noi facciamo queste cose enpassan e gli altri lo fanno da professionisti , alla giornata!…Ehm ci son delle persone che impiccherei, tipo quel Gabriele GRAVINA, altri che non so neppure che qualifica dargli, perché…ehm fanno gli impiegati . inc.. ABETE, fa l impiegato di DELLA VALLE ed è pure… CARRARO:….eh, vabbé, ma è normale , è così è sempre stato così! MOGGI: Lui non sa dare una risposta a nessuno, se non dicendo aspetta che devo sentire!CARRARO: Vabbé! Per forza, ma è sempre stato così, ehm il il fratello di…di ABETE,…LUIGI, che pure ha più personalità di lui, è il primo cameriere di DELLA VALLE, nel senso che lui fa sempre le vacanze pagato da DELLA VALLE, o all’albergo Cala di Volpe o sulla barca di DELLA VALLE, cioé.. é…é… in Banca Nazionale del Lavoro solo perché DELLA VALLE lo sostiene , eccetera! Pertanto, voglio dire, non c’é dubbio che sia così, eh? E’ un fatto…é un fatto… E’ un fatto un po’, un po’ politico ed un po’ , perché c’é anche un aspetto politico, eh? Perché tutto il Gruppo il Gruppo DELLA VALLE , Innocenzo CIPOLLETTA, Luca di MONTEZEMOLO eccetera , danno anche un contenuto politico! Basta leggere la… MOGGI: No, no, ma è fuori dubbio questo! CARRARO: Basta leggere l’atteggiamento che ha il Sole 24 Ore , eh? Allora, voglio dire, questo è un gruppo di potere che vuole mettere le mani sul calcio! Ma io lo avevo capito da tempo, e quando ho detto che me ne volevo andare, era anche perché capivo che..ch…che noi siamo un’armata Brancaleone! MOGGI: Si, si, no , guarda, su questo non ho dubbi! Io….e.. mi dispiace pure dì queste cose ma è la verità! Io poi sai, ad un certo punto, poi… CARRARO:…no, ma questa è un’armata Brancaleone ed alla fine io, per carità, se ci si fa, ci si fa, sennò se ne va! Io non… MOGGI:…no, no, ma a fare ce la facciamo! A fare ce la facciamo! Ma ce la facciamo perché non prendono quei voti che credono in serie A ed in serie B ! Ce la facciamo perché TAVECCHIO…poi ce la faremo anche perché alcuni giocatori non diano…non fanno quello che gli viene detto!CARRARO: Ecco! L’importante è che bisogna lavorare su giocatori ed allenatori e soprattutto sulle società di serie C! MOGGI: Comunque tu, lunedì mattina, verso le 11,30. 12,00 son lì da te, prima di andà da PISANU… CARRARO:…martedì, mi hai detto? MOGGI: martedì, martedì, si!Ok! CARRARO: Martedì allora… Ma a che ora sei lì? MOGGI:…noi ci sentiamo…noi ci sentiamo prima… CARRARO: …alle 11,30 , eh? MOGGI: alle 11,30-12,00! CARRARO:….11,30- 12,00. Va bene! Ciao!

La telefonata, fatta da Carraro a Moggi tramite la sua segretaria, è del 3 febbraio 2005, ovvero undici giorni prima della rielezione di Carraro alla presidenza federale, con un accordo per il quale si dimetterà alla fine del 2006 per esser sostituito dal suo vice Giancarlo Abete. Il giorno prima, la Juve ha incassato la prima sconfitta in casa, con la Sampdoria, grazie a un gol di Diana: la fuga scudetto sul Milan è già frenata, il campionato torna in bilico, e Carraro e Moggi ne parlano brevemente. Prima di passare a discutere sull’assemblea elettiva fissata per il 14 febbraio. (Fonte: Ansa)

LE GRIGLIE ARBITRALILuciano Moggi e Paolo Bergamo (9 febbraio 2005). Moggi: “Ora invece ti dico quello che mi ero studiato io Bergamo: “Vediamo cosa torna con quello che ho studiato io” Moggi: “Vediamo un pochino se….” Bergamo: “Vediamo chi ha studiato meglio… Chi ci metti in prima griglia di squadre? Di partite?” Moggi: “Aspe’… fammi piglià il foglietto! Perché io me la son guardata oggi per bene. Allora io ho fatto: Inter-Roma…” Bergamo: “Sì…” Moggi: “Juventus-Udinese…” Bergamo: “Sì…” Moggi: “Reggina-Milan…” Bergamo: “Sì…” Moggi: “Fiorentina-Parma, che non può non essere non messa qui… e Siena-Messina” Bergamo: “Sì…” Moggi: “Ho fatto di cinque, ma si può fa’ anche di quattro però! Non è che, però, Siena-Messina mi sembra una partita abbastanza importante! Mi sembra, eh?” Bergamo: “Poi c’è anche Livorno-Sampdoria che all’andata c’è stato casino! Comunque, vabbè, vai avanti, tanto questo… cambia poco” Moggi: “So’ squadre che… so’ squadre Livorno e Sampdoria che in pratica so’ un po’ più tranquille! Bergamo: “Uhhh! Insomma! Mha… Vabbè, vai, tanto questo cambia poco, se ne puo aggiungere anche una volendo, però arbitri per la prima fascia ce ne ho pochi. Dimmi”. Moggi: “Io c’ho messo Bertini…” Bergamo: “Uh…” Moggi: “Paparesta che ritorna…” Bergamo: “No, Palapresta non ritorna!” Moggi: “Ritorna venerdì” Bergamo: “Ma sei sicuro?” Moggi: “Sicuro!” Bergamo: “Ma se mi ha detto Gigi che questo impegno con l’Uefa lo tiene fuori fino al 12…” Moggi: “Eeh… ti ha detto una ca… e il 12 quand’e? Bergamo: “Sabato” Moggi: “No, no, lui ritorna venerdi sera. Bertini, Paparesta, Trefoloni, Ragalbuto, ci avevo messo Tombolini, però Tombolini poi ha fatto casino con la Lazio, non so questo qui com’è, cioè ha fatto casino, ha dato un rigore…” Bergamo: “Uh…” Moggi: “…e questi erano gli arbitri che io avevo messo in questa griglia” Bergamo: “E Rodomonti al posto di Tombolini, no?” Moggi: “….O Rodomonti al posto di Tombolini, va pure bene. Bergamo: “E allora s’era fatta uguale, vedi?!” Moggi: “Io… io credo… credo che questa qui possa essere una griglia…. una griglia” Bergamo: “Cioè io non c’ho Paparesta. Io ce ne avevo quattro. C’avevo Bertini, Ragalbuto, Rodomonti e Trefoloni. E sinceramente Tombolini volevo tenerlo un turno fermo perché ha sbagliato, sennò questi non li punisci mai?” Moggi: “Si si, no no no… Eh… Oh? Guarda, ora ti dico… Può darsi pure che io mi sbaglio, io pure c’ho della gente da tene’ sotto, no? Se tu, per esempio, non punisci Collina e Rosetti, gli altri sono tutti autorizzati…” Bergamo: “.Ma infatti, io Collina e Rosetti non ce li ho mica messi, eh?” Moggi: “No, per dirti… Ma gli altri sono autorizzati a dire: se lo fanno loro possiamo farlo anche noi, non ci devono rompere i coglioni!” Bergamo: “Io ce li ho scritti, Bertini, Rodomonti, Trefoloni, poi te me dici Paparesta, meglio! Paparesta arriva e si fa arbitrare! L’importante è che arrivi di venerdì perché Inter-Roma anticipa al sabato” Moggi: “No, no venerdi sera lui arriva! No, no, non ci sono problemi….” Moggi: “Io credo… credo che questa qui non abbia… non abbia nessun problema questa griglia, penso. Lo penso io, poi sai, nel calcio non si sa mai, se son problemi o meno, però…” Bergamo: “No, ma anch’io ci credo a questa qui, eh… l’unica cosa, non mi interessa nemmeno che Bertini va a fare Reggina-Milan che è la sesta volta del Milan e… da quel momento sarà poi precluso! Pazienza, ahò. Non farà Milan-Juventus ma non è questo che ci preoccupa! Perché tanto ha già fatto l’andata, quindi…”. IL PROCESSO AD ALESSANDRO MOGGIPaolo Conti chiama Luciano Moggi Conti: “Guarda io credo che noi abbiamo fatto già molto e cerchiamo di fare il meno possibile, una roba che cerchiamo di fare adesso vediamo ma l’orientamento che c’è in commissione Luciano è quello di volumizzare insomma quindi” M: “Si vabbé ma” C: “Cerca di intervenire” M: “Eh?” C: “Cerca di intervenire un pochino” M: “Ma con chi?” C: “Eh lì chi ci può essere, l’avvocato Galavotti, parla con l’avvocato Galavotti” (…) M: “E gli fò lo sculaccio” (…) C: “Deve fargli una multa bisogna fargli una multa hai capito? E’ la strada che sto battendo anch’io” M: “Vabbé va una multa” C: “Bisogna fargli una pena pecuniaria sennò rischia la sospensione, se tu li sensibilizzi, io li ho portati già su stà strada” M: “Ma chi bacherozzi devo sensibilizzare su stà strada? Io lo sculaccio!” (…) Il dg Juve a Gallavotti: “Digli che non rompano i c…” Moggi chiama Gallavotti Moggi: “Stà a sentì io ti avevo telefonato per una cosa” Galavotti: “Io sto qui al tribunale di Napoli” (…) M: “Vabbé ma hai sistemato tutto no?” G: “Sì sì tutto sistemato”. M: “Ho visto che ha preso allenatore, direttore ha preso tutti” (parlano di De Laurentiis ndr) G: “Ma speriamo bene (risata) diamogli una mano perché ne ha bisogno” M: “Ma che soggetto, dagli una mano, ma io se dà un colpo de telefono, ma tu lo conosci?” G: “Sì benissimo da tanti anni, poi col cinema lo conosco bene” M: “Eh allora digli che mi dia una telefonata o fai un appuntamento te che così ci vediamo”. (…) M: “Ah senti un po’ ti volevo chiedere una cosa” G: “Dimmi” M: “Tu hai fatto quella commissione che giudica i procuratori no?” G: “Sì” M: “Bò sensibilizzali un po’ perché il 20 hanno chiamato per una cosa di 2 anni fa…” G: “Alessandro sì” M: “Alessandro , ma digli che andassero a fan culo che non rompessero i coglioni (risata) insomma dai” G: “Ci parlo ci parlo” M: “Ma che ci parli, pensaci te e digli che non rompessero le palle” Luciano al figlio: “L’accordo è una multa” Moggi chiama il figlio Alessandro Alessandro Moggi: “Il più stronzo di tutti è un certo Claudio Onorato un avvocato che fa parte della Commissione” Luciano Moggi: “Eh?” A. M.: “Che ha chiesto tre mesi di squalifica per me tanto per rendergli conto…” (…) L. M: “E lasciamo fare a me ora ma che hanno fatto non hanno fatto niente” A. M.: “No alla fine fortunatamente c’era qualcuno che mi difendeva penso che mi fanno una multa spero ma questo ha chiesto una multa più per tre mesi di squalifica” L. M.: “No no una multa fanno, l’accordo era una multa ora sistemo Gallavotti lascia fare a me, ora quando arrivo a Genova lo facciamo assieme ti faccio sentire”. Moggi e i procuratori:”Ne faccio cacciare 10″ Moggi con un membro della commissione giudicante Paolo: “Senti, è venuto fuori un capolavoro là, hai visto?” M: “Sì, si lo so” P: “E’ stata dura, te l’han detta?” M: “Sì, ma mi son fatto una litigata con Garavotti l’ho rimbalzata” P: “Eh, ma non è neanche colpa sua perché” M: “E’ Onorato, l’uomo suo però che ha rotto i coglioni, Onorati, come si chiama” P: “Eh, ma hai visto che aveva proposto una sospensione, mica sono stato io, sì ma te l’han detto come è andata, o no?” M: “Sì, gliel’ho data io a Garavotti, perché Garavotti che è uno che sta nello studio suo questa eh?” P: “Eh, però Luciano sai che cos’è eh? la deposizione di Alessandro è stata brutta, è stata una incolpazione e gli…” M: “Ma Paolo, ma non facciamo, ma Paolo non facciamo prenderci in giro” P: “E gli avvocati hanno fatto un casino della Madonna” M: “Ma io senza deposizione di nessuno, incastro dieci di voi, dai!” P: “Luciano, okay lo puoi fare benissimo ma se uno dice” M: “Ora, ora ora la deposizione! Ma che cazzo di deposizione, noi ci facciamo pigliare per il culo” P: “La la la l’abbiamo recuperata per i capelli” M: “Ci metto le mani io faccio caccià una decina di procuratori” P: “Eh, non faresti un cattivo… ma fallo porca madosca, te lo dici ma non lo fai” M: “No non lo fo perché io rispetto il lavoro degli altri ma poi le prese per il culo non mi piace” P: “Eh, comunque abbiamo risolto in maniera brillante, era dura eh? Insomma, hai visto te l’han detta come era partita la richiesta?” M: “So tutto, so tutto anche perché mi sono incazzato abbastanza” PREVITI E LA LAZIOGiraudo chiama Moggi Giraudo: “Sai che io adesso non so se sia vero o meno comunque Adriano dice che lui ha litigato con Cesare Previti, perché l’ha chiamato Cesare Previti per dargli una mano a Lotito”. Moggi: “Eh!” G: “Allora lui gli ha detto, Cesare Previti gli ha detto guarda che lo vuole Berlusconi, allora Adriano gli ha detto, allora fammelo dire da Berlusconi, perché se Berlusconi vuole che io dia dei soldi a Lotito, siccome mi sente sempre non ha problemi, me lo dice e allora dice dagli dei soldi a Lotito, allora è un altro discorso, ma siccome non me l’ha mai detto”. M: “Sì no ma dai questo è un deficiente dai si perde, si perde del tempo” IL MOVIOLISTA DI BISCARDIFabio Conzutti chiama Moggi Conzutti: “Poi c’è vabbé Messina per Bologna-Milan. Il rigore non dato al Milan eh, quello di Nesta però c’è il rigore dato e poi tirato via” Moggi: “Non devi rompere i coglioni te lo dico subito” (…) C: “Ma sì dopo sai, bene insomma Luciano adesso bisogna vedere come la mettiamo cioè questo ti volevo chiedere” M: “Allora te devi salvare: Bertini, Dattilo e Trefoloni” C: “Sì no salvare questo l’avevo capito è sicuro” M: “Eh!” C: “Solo che dobbiamo fare Luciano, adesso dimmi te cosa devo fare, cioè su Inzaghi a parte che non c’è niente, ma possiamo dire che” M: “Sul Milan puoi battere quanto ti pare” C: “Sì sì no quello sicuro!” (…) M: “Trefoloni ha dato un rigore che non c’era no hai detto?” C: “Sì” M: “La partita era Lazio-Reggina, ha dato in favore della Lazio” C: “Sì” M: “E la prossima volta lo dà in favore della Reggina e pareggia”. (…) C: “Senti invece una cosa ti volevo chiedere Luciano, con Collina cosa facciamo, visto che c’è il Messina di mezzo?” M: “Niente ha arbitrato benissimo” C: “Ah cioè è un rigore che è un rigore che si può dare e lui l’ha dato punto” M: “Eh certo e certo, va bon” C: “Vabbé niente c’è questo e bon, vedo di farla andare nel migliore dei modi possibili come sempre” M: “Tu vedi poi ci sentiamo dopo la trasmissione”

In relazione al Processo di Biscardi, Moggi parla con il moviolista Baldas, ex arbitro, in riferimento a Rodomonti. Baldas dice: “C’è Rodomonti, gli diamo un po’ addosso se tu sei d’accordo”. Moggi: “Noo, lasciatelo stare, visto che ci sono io sabato, che mettere il rigore del Siena?”.

In un’altra telefonata, Baldas: “Senti, per quanto riguarda lì con il Cagliari lì c’è un fuorigioco di ottanta centimetri io non so se adesso devo verificare se è Mitro o Rossomando” Moggi risponde: “Ma… no bisogna salva… l’arbitro”. Baldas: “No, no questo sicuro, a limite… no li diamo… scarichiamo sui guardalinee” Moggi: “Chi erano i guardalinee?” Baldas: “Mitro e Rossomando” Moggi gli dice: “Scarica su Ossomando…Somando” Baldas insiste: “Che ci faceva dall’altra parte…Non so se era lui lì o se era dall’altra parte” Moggi: “Se era lui è bene se no scarichi su Mitro” Baldas: “Va bene, va bene allora ho capito tutto…va bene” Altra telefonata, Moggi a Baldas: “Non mettere ovviamente la prova televisiva di Ibrahimovic” Baldas: “Senti Tombolini gli do dentro un po’ sulla storia… non te ne frega niente?”. Moggi: “Sì…sì…non me ne frega niente”. Altra telefonata, Moggi e Biscardi. Biscardi: “Zeman lo faccio stanga’ da Riva…” Moggi: “Ma vogliamola una bella cosa? Andiamogli addosso di brutto”. Ci sono altre telefonate tra Moggi e il presidente del Messina, Franza, e ancora, tra Moggi e Biscardi dopo la partita Juventus-Milan, conclusasi 0-0. Biscardi riferisce: “L’unica moviola che ho fatto io, barando un po’, come puoi immaginare, che Costacurta stava dentro l’area con i piedi fuori, ma con la mano che ha fatto il fallo da rigore, stava dentro l’area” Moggi: “Però guarda bisogna fa assolve l’arbitro con formula ampia” Biscardi: “Bertini… si, gli faccio mettere poco” Moggi: “Niente… no… niente, niente, niente Aldo. Taglia… taglia… taglia tutto… o dici che c’ha ragione l’arbitro oppure devi taglia’ la moviola”. Baldas a Moggi, 17 gennaio 2005: “C’è il fuorigioco di Trezeguet sul gol” Moggi: “L’arbitro deve essere assolto alla grande! Anzi!” Baldas: “Ma tutto quello che vuoi… no però voglio dire, siccome sai, siccome è in virtuale, si vede che c’è… che ci sono cinquanta centimetri di fuorigioco!” Moggi: “Poi i cinquanta centimetri li accorci, devono diventa’ venti”. LEGNARE ZEMANLuciano Moggi a Antonio Giraudo (22 dicembre 2004) Moggi: A Zeman “bisogna… bisogna fargli qualcosa, non so un sistema, peccato che… bisogna dargli una legnata…”. I due parlano del tecnico boemo che, si ricorda nell’avviso di comparizione, aveva reiteratamente denunciato le responsabilità della società juventina in ordine all’uso di sostanze dopanti, e si prefigura così il tentativo di “raccogliere dossier per screditarne la reputazione”.

Moggi: “Bisogna prendere le emorragie, dandogli un danno a questo qua, inventandoci qualcosa, portandogli via un giocatore, trovargli qualche…”.

L’ACQUISTO DI CANNAVAROMoggi chiama Fabio Cannavaro e un terzo uomo Moggi: “Allora lo possiamo fare anche oggi: fai chiamà Ghelzi (Ghelfi vicepresidente Inter), gli dici che vuole andà via”. Cannavaro: “Come?” M: “Fai chiamare Ghelzi, ooh.. come si chiama là, brindellone alto… il Presidente!” C: “Facchetti” M: “Facchetti. Fai chiamare Ghelzi e Ghelzi lo farà. Gli dici: guarda, io voglio andà via perché non sò considerato dall’allenatore e stop”. (…) M: “Dagli una telefonata di brutto, dai! Poi richiamami, dai!” I SOSPETTI E LA ROMAMoggi chiama Giraudo Giraudo: “Scusa ma il primo grado, cosa hanno condannato il Chievo e il Siena, han dei punti di penalità?” Moggi: “No no l’hanno assolti, hanno condannato Ricci, Sartori e Papadopulo” G: “La società?” M: “No no tutto a posto, tutto a posto e quindi si poteva anche evitare una cosa del genere, oltretutto poi dice naturalmente son baggianate perché io non ritengo assolutamente una cosa che sia un illecito però”. G: “Tutto a posto per dire che anche le nostre son baggianate e be'”. M: “Eh sì anche le nostre sono baggianate si è chiaro, va be’, meno male che noi abbiamo l’abitudine di fare sempre le cose per noi e basta, (risata) e in quei casi lì ci aiutano le nostre forze”. (…) G: “Volevo dirti questo, c’era Baldini no al consiglio che ha accompagnato Sensi no, lui aspettava fuori, quando sono uscito, siccome la Mazzolini (Mazzoleni dirigente della Roma ndr) continua a rompere i coglioni che vogliono fare il contratto delle partite no?” M: “Uhm” G: “Per il numero di gare che garantiamo, allora io ho detto guarda che e gliel’ho fatto dire alla Mazzolini, noi parlavamo con Baldini per quando ci sono i calendari, io gliel’ho detto guarda che noi non facciamo il contratto se non mettete a posto Emerson eh? “No no ma voi avete questa roba qui che andate fortissimo, quindi non c’è problema, mettiamo”, e allora gli ho detto ma guardate che questa continua a chiedere eh! La prossima settimana bisogna vedersi noi inutile che 10 persone, bisogna che lei metta a posto Emerson e contestualmente, mettiamo a posto il contratto, se no non va bene ‘sta cosa qua, ma non ci sono problemi, e allora se non ci sono problemi””. M: “No no bisogna farlo contestualmente”. G: “No ma scherzi”. M. “Altrimenti si fottono eh!” G: “Ma che scherzi”. M: “Quella è gente senza faccia”. L’ELEZIONE DI GALLIANIMazzini chiama Luciano MoggiMazzini: “Ho sentito Galliani, voleva sapè della Ternana, la Ternana da oggi è della moglie di Longarini”. Moggi: “Ma quello era già… Non … Non da oggi! Quello era già da diverso tempo”. Mazzini: “C’è stato ieri il passaggio delle quote dal Notaio. E… E… Fioretti resta ed ora prendono un direttore sportivo. Sono orientati a votare Galliani”. Moggi: “È già una cosa importante, questa, eh? Ad Adriano glielo hai detto?”. Mazzini: “E gli ho detto che gli creeremo un contatto in modo che possa parlare definitivamente con questi qui, che sono orientati a votare loro nonostante che Longarini sia di Ancona ma ha sui coglioni Della Valle”. Moggi: “Invece io ti volevo dire, adesso, parliamo di un’altra cosa importante. Dunque, quando io vado a Roma. Adesso voglio smettere con Carraro di cose che, in pratica, poi vanno a finire immediatamente al Coni. Perché ieri, non so se te l’ho detto, mi prende Petrucci e mi fa: dice, ma mi ha detto Franco che ti ha mandato a fanculo. Ma è proprio un ragazzetto Franco? E’ vero! Io mandai a fanculo Nizzola! Non c’è niente di strano! Però queste cose da dì, se le diciamo, no, mettiamo in allarme gli avversari!”. Mazzini: “Certamente!”. Moggi: “Adesso, quello che bisogna fare è andare appresso a queste cose. Io oggi ho parlato con Giampaolo Pozzo, mi sembra di essere a buon punto. Con Cellino mi dice Galliani non ci son problemi perché lo fa votare Berlusconi”. Mazzini: “Infatti. “Infatti io mi meravigliavo che non fosse successo questo!”. Moggi: “Il Pescara, Paterna, lo convinco io, quindi non penso ci siano grossi problemi, le uniche società che non si possono convincere, probabilmente, sono l’Ascoli e il Piacenza. Soprattutto quel cretino di Benigni che in pratica non appoggia…”. Mazzini: “Ma nella B è stato fatto un lavoro capillare?”. Moggi: “È in corso! E’ in corso il lavoro capillare e lì penso che qualche risultato lo porto, però ho i miei dubbi che si arrivi il 29 a far qualcosa! Io c’ho i miei dubbi, eh? …. Omissis… (Moggi parla al telefono con altra persona)… Ho i miei dubbi che però sciolgo la prossima settimana!”. CARRARO A BERGAMO: ALLORA IO NON CONTO NULLA?Dopo Roma-Juventus (1-2), durissimo litigio e scambio di accuse tra il presidente federale Carraro e il designatore Bergamo. Carraro: “Le dico mi raccomando… Se c’è un dubbio, per carità, che, che, che, che il dubbio non sia a favore della Juventus dopo di che succede… Gli dà quel rigore lì!?”. Bergamo: “No, no, ma non è il rigore, purtroppo ha sbagliato l’assistente”. Carraro: “Mo la cosa grave è il rigore? Guardi là… Il sintomo… Il sintomo… Che, che, che io evidentemente sono una persona che non conta un c… Che non conta un c…”. Bergamo: “Nooo”. Carraro: “Però, però, stia attento Bergamo. Stiate attenti perché io sono stufo, sono molto stufo! Il sintomo che non conto un cazzo è che si dà un rigore che comunque è al limite dell’area! Allora quando un arbitro dà un rigore al limite dell’area, vuol dire che gli scappa che la Juventus voglia… Debba vincere la partita!”. Bergamo: “Ehh, questo uhhehh Racalbuto era preparato a non… A fare il contrario sul campo”. Carraro: “E beh, è evidente allora… Allora guardi”. Bergamo: “Sul campo”. Carraro: “O lei mi dice le bugie a me! opp… No guardi… Guardi Bergamo… o lei non conta un c… Carraro: “Comunque io, eh, guardi, Bergamo io… Io… Sono una persona ehhe che, ehh, detesta essere presa in giro! Proprio detesta essere presa in giro. Io mi vergogno di essere presidente della Federcalcio! Però non intendo stare a guardare lì come un cretino! Io mi vendico! E’ chiaro?”. Bergamo: “Sì sì, lei può fare tutto quello che vuole! Io so…”. Carraro: “Ma no”. Bergamo: “Io so quello che faccio e so quello che dico e non è assolutamente quello che dice lei! E può dire quello che vuole, ha capito? Non è assolutamente quello che dice lei”. Carraro: “Ma guardi”. Bergamo: “E non creda di intimidirmi in nessuna maniera. Quello che dice lei non è vero assolutamente! Ha capito!?” Bergamo: “Non è un problema, ma quello che dice lei sono delle gran stronzate, ha capito?”. Carraro: “In questo momento mi vergogno di essere il presidente della Federcalcio perciò la responsabilità è mia! Che ho scelto lei e che ho scelto Pairetto!”. Bergamo: “Io me ne vado a testa alta”. Carraro: “Lei se ne andrà a testa alta? Lei se ne andrà”. Bergamo: “Sissignore”. Carraro: “Sì, certo, ma sa nella vita… Nella vita…”. Bergamo: “Tutto l’ambiente sa che ha contattato Collina per prenderlo… Non ha fatto un figurone, mi creda”. Carraro: “Lei è una persona maleducata perché dice le parolacce mentre io non le dico… E se non è in condizione di andare avanti si dimetta oggi”. Bergamo: “Nemmeno per idea! Io so di fare il mio dovere e lo faccio fino in fondo”. FACCHETTI CHIAMA PAIRETTOIn due intercettazioni dalla Procura di Torino emerge un interessante dialogo tra l’ex disegnatore Pairetto e il presidente dell’Inter Facchetti. Parlano degli arbitri di Champions League (l’Inter era in un girone con il Valencia, il Werder Brema e l’Anderlecht) e alcune tessere dell’Inter per Pairetto E’ il 15 settembre 2004.FACCHETTI: “e li han già deciso poi per le prossime partite?”.PAIRETTO: “sì sulla seconda c’è Meier eh poi ok”.FACCHETTI: “sulla seconda quella con…”PAIRETTO: “qual’è non non”.FACCHETTI: “non con il Valencia”.PAIRETTO: “non quella…l’ult..qual’è la terza di di”.FACCHETTI: “la terza”PAIRETTO: “quella più importante che avete”.FACCHETTI: “la terza è con l’Anderlecht eh la terza è l’Anderlecht”.PAIRETTO: “non allora aspetta te lo…ce l’ho di là infatti avevo detto ho fatto mettere Meier, no allora è la seconda perchè era la partita quella importante”.FACCHETTI: “eh si perchè dovrebbe essere”.PAIRETTO: “allora dovrebbe essere quella adesso te…lo vado a prendere e te lo dico”.FACCHETTI: “me lo dici”.PAIRETTO: “te lo verifico si si si e te lo dico”.FACCHETTI: “grazie”.PAIRETTO: “e te lo dico subito perchè avevo fatto mettere Meier appunto perchè è un arbitro molto…”.FACCHETTI: “si perchè li a Valencia”PAIRETTO: “affidabile, no no lì a Valencia è un ambientino…bello tosto, anche se ieri è stato un bel risultato, lui è stato bravo”.FACCHETTI: “sì sì buono abbiamo sofferto fino all’ultimo perchè un gol solo non si sa mai”.PAIRETTO: “sì sì infatti, poi loro in dieci quindi era un pò”.FACCHETTI: “eh però sai si sbagliano”.PAIRETTO: “eh si nel calcio basta un…sbagliare un calcio di rigore”FACCHETTI: “eh eh”PAIRETTO: anche psicologicamente no è non è il massimo quindi”.FACCHETTI: “eh sì ma”PAIRETTO: “va bene”.FACCHETTI: “va bene fammi sapere”.PAIRETTO: “allora ti chiamo e ti faccio sapere”.FACCHETTI: “fammi sapere grazie”.PAIRETTO: “per le tessere invece le hai già…”.FACCHETTI: “si le tessere sono, guarda abbiamo…pensa che ieri hanno consegnato”.PAIRETTO: “si”.FACCHETTI: “le tessere ai consiglieri sono”PAIRETTO: “solo fate adesso proprio”.FACCHETTI: “sono arrivate talmente in ritardo voi preferite mandarle a ritirare magari ?”.PAIRETTO: “Io posso magari anche chiedere se va a ritirarle”.FACCHETTI: “fammi sapere se”.PAIRETTO: “magari dico alla persona che può andare a ritirare in sede ?”FACCHETTI: “aspetta aspetta che sento la signora”.PAIRETTO: “si così eventualmente…”FACCHETTI: Monica, sono al telefono con Pairetto mi chiedeva le loro due te…sono li ? gli dico di mandare a ritirare almeno così eh ? eh si si allora mi faccio dire il nome di chi viene a ritirarle grazie. Eccola se tu sono, erano li pronte”.PAIRETTO: “perfetto allora io adesso”FACCHETTI: “mi sai dire il nome di chi viene a ritirare”.PAIRETTO: “te lo faccio sapere di chi viene a ritirarle il nome così”.FACCHETTI: “si perchè non si sa mai”.PAIRETTO: “no no se non passa un altro se le prende è chiaro”.FACCHETTI: “va bene”.PAIRETTO: “va bene allora così ti dico anche l’ al…tutte e due le cose anche l’altra”.FACCHETTI: “grazie”.PAIRETTO: “ok grazie”FACCHETTI: “ciao”.PAIRETTO: “buon appetito ciao”. (Fonte: www.repubblica.it )

Bufera sul calcio, anche la Fiorentina rischia

IL COMMENTO: Oltre lo scandalo del calcio, il pericolo dei grandi orecchi

LE INTERCETTAZIONI CHE PESANO SUL GIUDICE FERRIROMA, 15 GIU – “Persona molto vicina a Lotito” e in cui il vice presidente della Figc Innocenzo Mazzini cerca “un adeguato a riservato contatto” proprio con il presidente della Lazio “per la questione di maggiore interesse ovvero quella del favore arbitrale”: così il giudice di Massa Carrara Cosimo Ferri, componente della Commissione vertenze economiche della Figc viene descritto nel rapporto consegnato dai carabinieri alla procura di Napoli, che indaga sullo scandalo del calcio.

E alla relazione sono allegate diverse intercettazioni che chiamano in causa il magistrato, il quale non è indagato ma su cui pende per queste vicende un fascicolo al Csm. Telefonate avvenute nel 2005 su cui, almeno in parte, Ferri ha dato spiegazioni ai pm Beatrice e Narducci in un’audizione come persona informata sui fatti. Il magistrato raccoglie, come lui stesso racconto “le confidenze” di Lotito e Mazzini su questioni delicate, anche sui favori arbitrali, li mette in contatto e a lui il vice presidente della Figc chiede più volte di informarsi su un’inchiesta in corso alla procura di Bologna e che interessava la federazione. A sua volta Ferri segnala a Mazzini un guardalinee perché gli dia una mano.

LA LAZIO E I FAVORI ARBITRALI – L’8 febbraio in una telefonata Mazzini si lamenta con Ferri di aver cercato inutilmente Lotito: : “…era tanto interessato a una cosa che gli ho fatto… aveva bisogno di una verifica se ci era stato un intervento per la gestione arbitrale”. Un’affermazione su cui ” non mi concentrai molto – ha spiegato poi Ferri ai magistrati – ma qualche giorno dopo, e precisamente a seguito della partita Lazio-Chievo parlai con Mazzini e lui mi disse che aveva favorito la Lazio facendo designare un arbitro toscano, che mi pare fossi Rocchi”. Ai pm Ferri ha riferito di averne parlato anche con Lotito “e ricordo che pure lui – ha aggiunto – mi confermò magari in termini non espliciti che Rocchi aveva arbitrato la partita in favore della Lazio”.

Il 20 febbraio Ferri chiama Mazzini e gli dice: “Mi ha detto Claudio di salutarti e di ringraziarti… mi ha detto ‘ringrazia tanto Innocenzo”. “Lotito , finita la partita – ha chiarito successivamente Ferri ai magistrati – mi aveva detto che era stato trattato bene da Mazzini, senza fare riferimenti espliciti ma facendomi capire che si riferiva all’arbitraggio di Rocchi. E’ per questa ragione che chiamo subito Mazzini e lo ringrazio a nome di di Lotito, dicendo pure che ‘e’ un grandé”.

MAZZINI A FERRI, PARLA TU A LOTITO DI DELLA VALLE – Il 22 aprile Ferri in compagnia di Lotito chiama Mazzini e poi passa il telefono al presidente della Lazio. L’argomento è quello che Lotito definisce la “proposta da bandito” che gli ha fatto Della Valle per la partita Lazio-Fiorentina da disputarsi a distanza di qualche settimana. Il 20 maggio Ferri chiama Mazzini e i due parlano a due giorni dalla partita dei rapporti tra i presidenti di Lazio e Fiorentina. Secondo Mazzini Lotito deve prendere l’occasione per “costringere alla pace” Della Valle; “se tu lo senti – dice a Ferri – cerca… tanto per lui fare uno o fare tre non gli cambia niente, mi capisci!” “No… ma lo so infatti…Se vuoi glielo dico” risponde il magistrato.

“Mazzini – ha spiegato poi Ferri ai magistrati – mi rappresentava la possibilità per Lotito di accordarsi con Della Valle e in una più ampia prospettiva di buoni rapporti evidentemente egli faceva riferimento anche all’incontro di calcio tra le due squadre. La frase che lui dice ‘tanto per lui fare uno o tre non gli cambia niente non puo’ avere altra spiegazione”.

MAZZINI, FERRI E L’INCHIESTA DI BOLOGNA – Mazzini chiede a Ferri notizie su un’inchiesta in corso a Bologna in mano al pm Persico che, secondo quanto riferisce il vice presidente della Figc in una telefonata del 16 aprile riguarda un caso di appropriazione indebita di un miliardo ai danni della Federazione, da parte di un certo Pasini che lui indica come presidente del comitato regionale del settore giovanile dell’Emilia. “Questo signore ha cominciato a dire ‘se parlo io’, specificando che lui li aveva forse preso i soldi ma li aveva dati anche ad altri di romana provenienza, cioé al suo presidente nazionale e ad altri della Lega nazionale dilettanti”, dice Mazzini; “…se per caso Persico tira fuori qualcosa di importante sui nomi che ha fatto Pasini, succede un casino in federazione”.

Riferendogli il nome dell’avvocato della Federazione (Mattia Grassani) Mazzini chiede a Ferri se secondo lui il legale “inciucia tutto” o se “Persico è uno che non si fa inciuciare” E Ferri assicura: “Mi informo bene per capire”.

LE SEGNALAZIONI DI FERRI A MAZZINI – In più occasioni Ferri parla con Mazzini del guardalinee di serie inferiori Pier Franco Racanelli, “che voleva fare il salto nei campionati di A e B. Mi rivolsi a Innocenzo Mazzini – ha riferito Ferri ai magistrati – nella prospettiva di che questo potesse tenerlo in considerazione e aiutarlo a fare il salto di categoria. Mazzini non solo si dimostrò disponibile ma aggiunse che avrebbe fatto seguire la vicenda al suo amico Duccio Baglioni”. Parlando con Mazzini, Ferri caldeggia anche la nomina di uno “stimato collega”.(ANSA).

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