Cet Notizie

Il primo Papa dell’Est. La vita

52° papa non italiano a salire dopo 455 anni sul trono di Pietro, Karol Wojtyla è il primo Papa polacco e, in assoluto, dell’Est europeo.

Da Cracovia a Roma. Il futuro Giovanni Paolo II nasce il 18 maggio del 1920 a Wadowice, in Polonia. Nel 1929, quando il piccolo Karol ha solo 9 anni, muore la madre Anna: tre anni dopo è la volta di Edmund, il fratello medico. Nel 1938, si trasferisce col padre Macjiej, maestro sarto, a Cracovia, e fa domanda di ammissione alla Facoltà di Filosofia (indirizzo Filologia polacca) dell’Università Jagellonica. Il 1940 è un anno decisivo: conosce Jan Tyranowski, sarto come suo padre, uomo di profonda spiritualità, formatosi alla scuola carmelitana, che lo introduce agli scritti di S. Giovanni della Croce e Teresa d’Avila; intanto, comincia a lavorare come operario nelle cave di pietra a Zakrzçwek, presso Cracovia, evitando così la deportazione e i lavori forzati, e frequentare il teatro clandestino (l’ultima rappresentazione teatrale da protagonista è del ‘43). Nel 1941 muore il padre; l’anno seguente Karol viene trasferito dalla cava alla fabbrica “Solvay” e inizia a frequentare i corsi clandestini della Facoltà di teologia dell’Università Jagellonica come seminarista dell’arcidiocesi di Cracovia.

Il 1° novembre del 1946 è ordinato sacerdote; 15 giorni dopo parte per proseguire gli studi a Roma, deve si iscrive all’Angelicum. Rientrato in Polonia nel ‘48, diventa parroco (1949) a Cracovia, nella parrocchia di S.Floriano. Il 1953 è l’anno di inizio dell’attività accademica, con la cattedra di Etica sociale alla Facoltà teologica dell’Università Jagellonica (la tesi di abilitazione è su Max Scheler e l’etica cristiana); nel 1954 insegna alla Facoltà teologica del seminario di Cracovia e all’Università cattolica di Lublino. Il 28 settembre del 1958 viene consacrato vescovo nella Cattedrale del Wavel. Dal ‘62 al ‘65 participa ai lavori del Concilio Vaticano II, dove collabora in particolare alla stesura della Gaudium et Spes: nel frattempo, il 13 gennario 1964, viene mominato arcivescovo di Cracovia. Tornato in patria, nel 1966 diventa presidente della Commissione episcopale polacca per l’Apostolato dei laici (costituitasi allora). Nel 1969 è nominato vicepresidente della neocostituita Conferenza episcopale polacca. Il 28 giugno del 1967 viene creato cardinale da Paolo VI (ma solo tre anni dopo si trasferisce nell’arcivescovado di Cracovia, lasciando il vecchio alloggio di Via Kanonicza 22). Nel 1976, sarà il card. Wojtyla a predicare gli esercizi spirituali a Paolo VI in Vaticano, poi raccolti nel volume “Segno di contraddizione”. Il Papa dei primati. “Ho avuto paura nel ricevere questa nomina, ma l’ho fatto nello spirito dell’ubbidienza verso nostro Signore e nella fiducia totale verso la sua Madre, la Madonna Santissima”. Con queste parole, il 16 ottobre 1978 alle 19 e 15 Giovanni Paolo II si presenta alla folla di fedeli, dal loggione centrale della Basilica Vaticana. Il giorno seguente, il primo radiomessaggio “Urbi et orbi”, il 23 ottobre l’abbraccio col card. Wyszynski, il 5 novembre la prima visita ad Assisi, il 5 dicembre la prima visita ad una parrocchia romana. Meno di due mesi dopo (il 25 gennaio 1979) il primo viaggio apostolico fuori dall’Italia, in Messico, seguito dal primo dei suoi nove viaggi in Polonia (2-10 giugno 1979). Il 4 marzo dello stesso anno è la data della prima enciclica, la Redemptor Hominis, ed il 20 agosto del 1980 Giovanni Paolo II accenna per la prima volta a “Solidarnosc” e a quanto sta avvenendo nella sua patria: è del 15 gennaio 1981 l’udienza al sindacato polacco guidato da Lech Walesa. Il 23 maggio del 1981 la tragica data dell’attentato in piazza S. Pietro, per mano di Alì Agca, e del primo ricovero al Gemelli, il “Vaticano terzo”, come lo definì tempo dopo il Santo Padre. Alcuni avvenimenti italiani a partire dalla metà degli anni ottanta: la prima Giornata mondiale della Gioventù a Roma (26 marzo 1985), la storica Giornata mondiale di preghiera per la pace ad Assisi (il 13 aprile del 1986, “replicata” circa quindici anni dopo, il 25 gennaio del 2002), l’incontro con i vescovi a Loreto (11 aprile 1985), la storica visita alla Sinagoga di Roma (13 aprile 1986), la partecipazione al Convegno di Palermo (1995) e al Congresso eucaristico di Bologna (1997). Nel 1994 iniziano i contatti ufficiali tra la Santa Sede e l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (culminati nel dicembre ‘96 con l’udienza ad Arafat), e nello stesso anno viene pubblicata la lettera apostolica Tertio Millennio ineunte in preparazione al Giubileo. Storico il discorso del Papa all’Onu (1995), nel 50° di fondazione, così come la visita al Parlamento italiano, il 14 novembre 2002. Il 24 dicembre del ‘99 le tv di tutto il mondo trasmettono le immagini dell’apertura della Porta Santa, solenne inizio del Grande Giubileo del 2000.Dal 15 al 20 agosto del 2000, due milioni di giovani provenienti da tutto il mondo “invadono” pacificamente Roma per la XV Gmg; il 1° agosto 2001 Giovanni Paolo II tiene l’udienza generale numero 1000, il 16 dicembre 2001 compie la 300a visita pastorale alle parrocchie romane. Ha fatto il “giro del mondo”, infine, l’intensa attività “diplomatica” del Papa e della Santa Sede per cercare di scongiurare il conflitto in Iraq, con la Giornata di digiuno per la causa della pace, il 5 marzo di quest’anno, “inviati speciali” del Papa in Medioriente e negli Usa, ed incontri ufficiali con numerosi capi di Stato e di governo. (Sir)